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  • 27 dicembre 2023
  • Casale Monferrato

Rappresentazione

Arte, magia, effetti scenici nel Presepe di Oltreponte

Nuovi personaggi nell’imponente allestimento

Frutto del "savoir faire" e della passione per l’estetica di don Renato dalla Chiesa e Beppe Puglia il presepe di Oltreponte si arricchisce quest’anno di nuovi personaggi.

A popolare lo ‘scoglio’ c’è ci sono diverse novità: tra queste i venditori di mais e peperoncini, una coppia di nobili, Pulcinella. L’impronta settecentesca partenopea, nel Presepe visitabile nella chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine fino alla fine di gennaio, è rispettata nei minimi dettagli: i manichini dei personaggiconservano testa ed arti di legno, ma sono realizzati con un’anima in filo di ferro rivestito di stoppa che consente alle statue di assumere pose più plastiche alla maniera di Michele Perrone, artista-artigiano partenopeo della prima metà del Seicento.

È la teatralità arricchita dalla tendenza a mescolare il sacro con il profano, a rappresentare in ogni arte la quotidianità che animava piazzette, vie e vicoli della città vesuviana. Ci sono statue di personaggi del popolo come i nani, le donne con il gozzo, i pezzenti, i tavernari, gli osti, i ciabattini, il fabbro, la fattucchiera che nel sinistro antro predice il futuro. Uno spaccato di vita dove a farla da padrone sono gli umili e i derelitti. 

Significativi dal punto di vista scenico i resti di templi romani a sottolineare il trionfo del cristianesimo sorto sulle rovine del mondo pagano secondo un’iconografia già ben radicata nelle arti figurative. Nello ‘scoglio presepiale’ di Oltreponte compaiono anche le statuine di chi lo ha allestito: don Renato con le vesti sacerdotali, Beppe, e Nino con il pallone sotto braccio.

Ai piedi dell’altare, la Natività in stile neoclassico. Ma l’unicità del Presepe di Oltreponte è rappresentata dall’aggiunta dei ‘quadri’ lungo le pareti e del Battistero a rappresentare la Strage degli innocenti, il Riposo durante la fuga in Egitto, i Magi da Re Erode, l’Annunciazione, l’Annuncio ai pastori, Zaccaria e l’Angelo, e il Sogno di Giuseppe e altre raffigurazioni. Ad allestire la Natività, occorre una settimana di tempo perchè richiede tanti accorgimenti e una ‘mise en place’  ricca e minuziosa.     


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Enea Morotti

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