Bard, Napoleone si apre la strada di Marengo - Mostre di livello
di Luigi Angelino e Dionigi Roggero
Fin dall’antichità lo stretto passaggio tra la Dora Baltea e lo strapiombo roccioso ha rappresentato un passaggio obbligato per l’ingresso o l’uscita dalla Valle d’Aosta. Si conservano notevoli resti archeologici dell’antica “Via Consolare delle Gallie”, il cui tracciato era stato scavato nella roccia viva in epoca romana per raggiungere i valichi del Piccolo e Gran San Bernardo.
Anche se le notizie storiche della presenza di una fortificazione risalgono al Mille, la sua posizione strategica per il controllo dei transiti fa pensare ad un insediamento con presidi armati assai più antico. Dal forte di Bard sono passati numerosi viaggiatori che hanno lasciato nelle loro opere un ricordo indelebile. Tra loro, uno dei più importanti, fu il diciassettenne Henry Beyle, più noto come Stendhal.
Rinunciando agli studi al Politecnico di Parigi, si arruola giovanissimo al seguito del generale Bonaparte nell’Armata di Riserva diretta in Italia, considerata la sua vera patria, quella mitica della madre allegra e radiosa (persa all’età di sette anni), che parla la lingua italiana e adora la musica. Nel romanzo autobiografico “La vita di Henry Brulard” (le stesse iniziali di Henri Beyle) resta vivo il ricordo del suo battesimo del fuoco, vissuto durante l’assedio del forte, in queste parole: “Il cannoneggiamento di Bard faceva un fracasso spaventevole; era il sublime però troppo rasente al pericolo. L’animo invece di godere interamente, doveva preoccuparsi di tenere duro”.
Il fatto militare più noto di cui Bard fu teatro era stato il lungo e impegnativo assedio napoleonico della fortezza, iniziato il 19 maggio e concluso il 2 giugno 1800 con la resa della guarnigione croata comandata dal capitano Joseph Otto Stockard von Bernkopf.
E’ passato alla storia il leggendario espediente ideato dal generale Auguste Marmont, come scrive Renato Grilletto nel libro “Bard la sua storia il suo forte”, pubblicato da Musumeci (Aosta 1978). “Questi, comandante l’artiglieria, decise di far ricoprire paglia le ruote degli affusti dei cannoni e cospargere la strada di letame, al fine di diminuire il rumore.
Così 50 soldati attaccati ad ogni pezzo al posto dei cavalli tirarono i cannoni nottetempo e nel più assoluto silenzio lungo la strada in salita di Bard… Così un po’ di paglia e un po’ di letame ebbero ragione di una fortezza!”. Il primo console fece poi demolire dalle fondamenta “ce vilain castel de Bard” che aveva rischiato di far fallire l’esordio della sua sfolgorante carriera, sfociata due settimane dopo nella celebre battaglia di Marengo del 14 giugno 1800. Una vittoria che avrebbe cambiato il destino della Francia e anche quello dell’Europa, mentre Bard si apprestava a vivere un nuovo momento di gloria con la decisione del re di Sardegna Carlo Alberto di ricostruire il forte affidando i lavori all’ingegnere militare Francesco Antonio Olivero (Vercelli 1794 - Torino 1856) che li concluse in soli otto anni (1830-1838).
Ascensori verso le mostre
Il forte di Bard è a meno di un’ora d’auto da Casale facilmente raggiungibile grazie all’autostrada (uscita Pont S. Martin). Poi se non trovate una sbarra a mezz'asta (citofonare all’addetto) è molto comodo il parcheggio interrato sotto il maniero. La salita è emozionante attraverso avveniristici ascensori panoramici che consentono l’accesso all’Opera Carlo Alberto e quindi alla Biglietteria, al Museo delle Alpi, alle sale dedicate alle mostre temporanee (in questo momento una serie di altissimo livello), alle piazze, alla caffetteria (con piccolo ma ospitale ristorante che punta a prodotti locali) e al Bookshop.
In ogni caso prosegue sino al 6 settembre l’apertura straordinaria del Forte e dei suoi spazi espositivi, tutti i giorni, lunedì inclusi, dalle ore 10 alle 19.
A questo calendario si aggiungono due aperture serali, sino alle ore 22, abbinate ad aperitivi con dj set nell’ambito della rassegna Estate al Forte 2015:
In particolare domenica 9 agosto, a partire dalle 18, la Piazza di Gola ospiterà il dj set “Sino alla fine del mondo”, in omaggio al tema del viaggio trattato nelle mostre delle foto di Sebastião Salgado e la retrospettiva su Walter Bonatti “Fotografie dai grandi spazi”. Le due esposizioni saranno ovviamente aperte al pubblico.
Venerdì 14 agosto, vigilia di Ferragosto, è in programma un secondo dj set, dalle ore 19, sempre in piazza di Gola, seguito da uno spettacolo pirotecnico in piazza d’Armi.
Nell’occasione resteranno aperte al pubblico le mostre “Da Bellini a Tiepolo, Capolavori dell’Accademia dei Concordi” (curata da Sgarbi, una piacevole sorpresa, ndr) e “Sebastião Salgado. Genesi”.
Se passiamo a settembre troviamo che il 5 e 6, nell'anniversario di Waterloo, torna Napoleonica, rievocazione storica del passaggio di Napoleone Bonaparte e dell'Armée de Réserve. L'evento vedrà la partecipazione di ben 300 personaggi storici provenienti da tutta Europa e un programma ancora più ricco rispetto alle precedenti edizioni con eventi che animeranno il Borgo di Bard, il Forte e anche il vicino Comune di Hône. Il mese di settembre sarà caratterizzato poi da tre appuntamenti culturali:
Torniamo alla nostra testimonianza diretta per aggiungere che la discesa consigliamo di farla a piedi, sia per ammirare l'imponente fortificazione che per vedere didascalici kuros indicatori (li segnalammo già mesi fa al nostro assessore Daria Carmi per il Castello di Casale).
Noi anche in questa visita, con contorno di esperto storico (che ha trovato il libro giusto grazie all'addetto stampa Amelio Ambrosi) scendiamo tranquilli fino al parcheggio dove siamo premiati dalla pioggia (a Casale la aspettvamo da un mese...); è calda e la 'prendiamo' tutta...