Dalla collaborazione con «Il Monferrato», è scaturita una serie di personaggi ormai davvero significativa, in ambiti diversi, dalla politica allo sport, dallo spettacolo al costume. Ma ne «La vignetta» di Max Ramezzana non prevale quasi mai la dimensione caricaturale. Come mai? «Amo troppo il bel disegno . Ho sempre avuto, fin dagli anni del liceo - spiega - una grande passione per la figura umana e ho sempre provato una enorme soddisfazione nel riuscire a catturare le sembianze di una persona riproponendole su carta. Al ristorante mille volte mi sono divertito a schizzare i connotati di camerieri ed avventori mentre cenavo. Amo il tratteggio in bianco e nero, le linee decise, il segno fresco, a volte integrati con leggere velature a pennello».
E' questa la dimensione più «casalese» di Max Ramezzana, lieto di questa popolarità nella città che ama.