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  • 01 ottobre 2013
  • Casale Monferrato

Verrà rimpatriata la salma del giovane morto in moto?

Rimpatrio in Marocco o sepoltura in Italia? Nessuna decisione ancora per la salma di Rida Laailoui, il 18enne marocchino morto giovedì sulla Casale-Alessandria, nel tratto compreso tra San Germano e il bivio per Roncaglia. Il ragazzo era solo in Italia e tramite l’Ambasciata a Roma e il Consolato di Milano - quest’ultimo competente per il Nord Italia - in questi giorni si è cercato di contattare la madre che vive in Marocco. È stato il maresciallo Magnoli, comandante dell’aliquota radiomobile dei Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti, a darsi da fare per rintracciare i parenti del giovane. Tuttavia, ancora nella giornata di ieri, non aveva ricevuto risposta. Laailoui era arrivato in Italia circa un anno e mezzo fa su un barcone, con tanti altri disperati. Solo e minorenne, venne affidato alle comunità, tra cui “Il tiglio” di Porta Milano (struttura ora chiusa, ndr) dove rimase per alcuni mesi prima di essere trasferito altrove. Nel periodo in cui visse a Casale ebbe modo di rendersi protagonista di diversi episodi criminosi, soprattutto furti e reati contro la persona. In particolare, nel luglio dello scorso anno, durante una lite avvenuta al “Lago dei dieci” ferì in modo serio due personaggi pure loro noti alle forze dell’ordine. Giovedì, al momento dell’incidente, era su uno scooter Sanyang 200 rubato il giorno prima a Genova, il cui proprietario - un uomo di 51 anni del posto - aveva sporto denuncia ai Carabinieri di Sampierdarena. Probabilmente il ragazzo aveva viaggiato tutta la notte: giunto alle porte di San Germano la disgrazia. Rida Laailoui - che aveva compiuto 18 anni il 10 aprile scorso - è finito sul marciapiede, cadendo e sbattendo la testa. Benchè indossasse il casco, è morto sul colpo per frattura del cranio. La salma è all’obitorio del Santo Spirito.

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Enea Morotti

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