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Coldiretti
Nocciole: cambiamenti climatici, in calo la produzione
«Sostenere prodotti di qualità»
«Gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire sulle nocciole del Piemonte. È il risultato dell’ultimo monitoraggio di Coldiretti sulle campagne italiane, sempre più assediate dalle anomalie del clima. Si stima, infatti, un calo della produzione poiché il maltempo ha causato la caduta anticipata dei frutti».
«Alla luce delle previsioni che tendono ad evidenziare una produzione minore per quest’anno, auspichiamo un’alta remunerazione delle nocciole del Piemonte che possa consentire di valorizzare uno dei simboli di qualità e dell’eccellenza del nostro territorio - spiega Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria e membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore corilicolo -. Ricordiamo che, purtroppo, proprio la nocciola, ingrediente principe di svariate preparazioni dolciarie, è spesso coltivata all’estero in condizioni lavorative di sfruttamento come abbiamo evidenziato con il documentario, girato in Turchia, Né Tonda né Gentile del giornalista Stefano Rogliatti».
«Sicuramente la valorizzazione delle nocciole del Piemonte passa dagli importanti accordi di filiera sul territorio come quello siglato tra Coldiretti Piemonte ed il gruppo dolciario Novi Elah Dufour. Un progetto di filiera che consente di valorizzare tutta la produzione corilicola piemontese, offrendo una prospettiva di medio periodo agli imprenditori agricoli. Un accordo quadro che sancisce l’unione con l’agroindustria virtuosa, quella che vuole investire sul territorio e vuole consolidarne il legame - fanno notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Un sostegno alla corilicoltura e alle imprese che credono nelle produzioni di qualità, impegnandosi col loro lavoro a preservare i territori».
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