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  • 27 giugno 2011
  • Casale Monferrato

Lo juniorino Tommaso Fantoni sabato ha sposato la borghigiana Sara De Bortoli

Due soli giorni dopo la partita al cardiopalma che ha portato la Fastweb alla storica promozione in serie A, il livornese Tommaso Fantoni ha condotto all’altare Sara De Bortoli di Borgo San Martino. La cerimonia nuziale è avvenuta sabato pomeriggio nella parrocchiale di Pomaro e ad essa è seguito il ricevimento nello spettacolare scenario del parco del castello già di proprietà dei Conti Calvi. I parenti e gli amici della coppia hanno così raggiunto a piedi, con una breve passeggiata lungo il muro della chiesa, il luogo del rinfresco e della cena. Una festa ben riuscita nella sua elegante e raffinata semplicità. Tanti invitati e molti giovani, sportivi e…alti, così belli da vedere e da guardare: un inno alla vita e alla salute. Non era difficile, infatti, individuare i compagni di squadra dello sposo: oltrepassavano di almeno trenta centimetri le teste di tutti gli altri ospiti “normali”. Ma, nell’occasione, non si è parlato delle emozioni suscitate dal basket, ma di quelle di due giovani che si sono scambiati una promessa d’amore. «Non c’è modo migliore di un matrimonio per finire la stagione e il campionato», ha commentato il capitano della squadra, Simone Pierich – È un giorno bellissimo e indimenticabile». Da lui, che ha visto nascere e consolidarsi il sentimento fra i due giovani, si viene a sapere che hanno lavorato con discreto anticipo alla cerimonia perché tutto fosse già pronto in previsione di una possibile (e probabile) concentrazione di più partite in tempi ravvicinati. Lo juniorino Giarcarlo Ferrero li ha definiti «due splendide persone fatte l’uno per l’altra che adesso coronano il loro sogno anche con una lunga luna di miele» (esotica, in Sud Africa e alle Seychelles). Ma la sposa, che fa la fisioterapista, era già appassionata di basket o lo è diventata dopo avere conosciuto Tommaso? «Lo era già», risponde il casertano Stefano Gentile. Durante la “bella” di giovedì, Tommaso avrà pensato all’imminente matrimonio? «Probabilmente poco» , aggiunge sincero Stefano. Lo sposo ha poi sciolto ogni dubbio con un salomonico commento: «Come in chiesa non mi è venuto in mente il basket, così, durante la partita, mi sono fissato solo sulla palla. Sono due diversi modi di concentrazione». È orgoglioso del figlio, Stefano Fantoni, papà dello sposo, alto due centimetri meno di lui, giocatore a sua volta nel Livorno, non è andato tanto per le spicce e ha avuto il coraggio di dire con simpatico accento toscano: «Certo, se la squadra non avesse vinto, la festa oggi sarebbe più sotto tono. La vittoria è stata proprio un bel regalo di nozze». A papà Lino e mamma Carola, genitori della sposa, Tommaso non interessa come giocatore, ma come marito della figlia, come persona normale, «molto educato, gentile e rispettoso». Ma ce l’avrà pure un difetto? «Mangia», ha azzardato papà Lino e, subito dopo, ha aggiunto: «D’altra parte, due metri e cinque di ragazzo venticinquenne vanno sfamati a dovere...». Infine, l’augurio ai due sposi dell’allenatore Marco Crespi: «Che possano sorridere per tutta la vita».

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