Articolo »
Strano caso in paese
Minoranza di Motta: in due si dimettono, ma nessuno vuole entrare in Consiglio
Il sindaco Emanuela Quirci si dice dispiaciuta e amareggiata

La minoranza di Motta de’ Conti rimane con solo più un consigliere su tre. Due consiglieri dell’opposizione mottese, Massimo Cavallone (che alle scorse amministrative era stato candidato sindaco) e Diego Comoglio, si sono dimessi. E al Consiglio comunale convocato per questa sera, martedì, sarebbe prevista la surroga dei due dimissionari. Ma sarà una surroga fantasma: nessuno dei non eletti della lista “Uniti per Motta”, infatti, ha accettato di entrare in Consiglio.
Il sindaco Emanuela Quirci, per quanto accaduto, si dice rammaricata e tiene a fugare qualsiasi dubbio su dimissioni dovute a dissapori politici: «Queste dimissioni mi lasciano dispiaciuta - commenta - perché si era creato un clima di collaborazione: la minoranza ha sempre approvato tutto votando con la maggioranza, compreso il bilancio di previsione, non ci sono mai state discussioni ma sempre toni collaborativi e pacati».
Al contempo, però, il primo cittadino mottese non rinuncia ad esprimere il proprio disappunto sull’atteggiamento dei non eletti: «Sono amareggiata - commenta la Quirci - Se ci si candida in una lista alle elezioni è perché si vuole fare qualcosa per il proprio paese e, se c’è l’occasione di entrare in Consiglio, bisognerebbe farlo. Altrimenti perché candidarsi?».
La minoranza di Motta rimarrà affidata, dunque, solamente a Edoardo Greppi: «Il mio augurio è di proseguire nel lavoro comune e nella collaborazione che finora non è mai mancata».
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"