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Il caso
Strade provinciali sempre più a rischio senza i tagli dell’erba
La preoccupazione di amministratori e dei cittadini nel territorio del Monferrato Casalese
Sta suscitando disappunto e al tempo stesso preoccupazione in numerosi amministratori comunali ed anche in semplici cittadini, il mancato taglio - in molti centri del Monferrato Casalese - dell’erba presente a bordo strada, sulle principali strade provinciali: la rete più importante che collega i vari paesi ed i vari Comuni tra di loro e che si affianca alla rete comunale, a carico dei singoli Comuni e a quella statale di competenza invece di Anas.
In particolare, su diversi tratti collinari - dopo il taglio primaverile - da mesi i mezzi della Provincia non sono più transitati per lo sfalcio delle piante e dei fossi lungo l’asse stradale, determinando una serie di problematicità non irrilevanti.
La vegetazione in alcuni punti ha invaso anche la sede stradale, i canneti stanno scivolando e piegandosi verso il centro strada, determinando di conseguenza un restringimento delle spazio viario e, nelle curve, togliendo visibilità in modo significativo, con grave rischio per le autovetture, i pedoni e i ciclomotori.
Inoltre, non è da trascurare anche il rischio di possibili incendi per combustione spontanea ai bordi strada, oltre che i danni certi alle colture agricole per il proliferare di viti selvatiche portatrici della flavescenza.
Si fa portavoce del malcontento generalizzato di amministratori e cittadinanza, il sindaco di Rosignano Monferrato, nonchè presidente dell’Unione dei Comuni “Terre di Vigneti e Pietra da Cantoni” Cesare Chiesa: «Comprendiamo che le risorse sono scarse e che il personale provinciale dà il massimo, ma sono evidenti a tutti i gravi rischi per chi in queste settimane percorre le strade provinciali i del nostro Monferrato» sottolinea Chiesa.
«Non degne di sicuro della cura che, invece, i singoli Comuni da sempre pongono per le vie di comunicazione di loro competenza. Quali provvedimenti intende assumere la Provincia su questo tema? Valutati con urgenza i rischi per i pedoni ed i cicli, per la circolazione delle auto e dei bus (pochi... purtroppo), per le malattie delle viti e il rischio incendi, che la totale mancata cura delle strade provinciali creano, ormai da molte settimane».
Significativi risultano pi essere i danni di immagine anche per le attività di promozione turistica e di valorizzazione che si trovano sul territorio, evidenziate da addetti ai lavori e da semplici cittadini.
«Oltre a tutte le buche e all’erbaccia che si protende nella strada creando disagio e pericolo a ciclisti, motociclisti che rischiano di essere schiaffeggiati e auto che oltre ad essere sulle montagne russe devono viaggiare quasi sulla mezzeria e non hanno nessuna visuale, questo è il nostro bellissimo Monferrato, territorio Unesco, che pare abbandonato a sè stesso» è il commento diffuso che circola tra la popolazione in queste settimane. Nell’attesa che si intervenga...».
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