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Bilanci

Jazz:Re:Found: oltre 12mila presenze a Cella Monte

Dal 31 agosto al 3 settembre

Consolle in San Quirico per un festival dal sapore europeo

Eppure Cella Monte fino a qualche anno fa non avrebbe mai pensato di diventare capitale dell’intrattenimento. Un programma ricco che ha animato il borgo monferrino dal 31 agosto al 3 settembre. 

Circa 10.000 paganti, che se si aggiungono al transito di visitatori gratuiti e raggiungono le 12.500 presenze nel weekend. Oltre 700 persone che hanno acquistato il pass per quattro giorni; tra glamping e camping ci sono state 900 presenze. Anche nel 2023, Jazz:Re:Found ha portato a Cella Monte tanti artisti e tanti giovani (250 dall’estero principalmente da Francia, UK, Estonia, Germania, Spagna, Danimarca, Belgio) che hanno voluto provare dal vivo l’esperienza del boutique festival, entrato ormai di diritto tra le rassegne musicali europee. Cosa si nota una volta arrivati a Cella Monte? La provenienza degli spettatori, il turismo musicale monferrino, come specificato precedentemente, ha infatti mosso tanti giovani provenienti dai vicini paesi europei. Le vie sono invase da persone, gli angoli colorati da street food e colorati info point. 

Tante le location scelte per i palcoscenici e le consolle, attive sin dal pomeriggio fino a tarda notte. Cella Monte attende ogni anno questo momento che sembra essere molto atteso: la musica dal “presente meticcio e di un groove democratico, un ponte essenziale tra epoche e audience” e  il ritorno sul mercato culturale e musicale dei linguaggi black, dall’Hip Hop al Jazz, e di un’ondata di suoni e progetti con matrice afroamericana, che diventa mezzo per conoscere il nostro Monferrato, paesaggi mozzafiato e buon cibo. Stappate tante bottiglie di vino che permettono ai turisti di conoscere i prodotti autoctoni. 

E poi experience “extra” proposte dal consorzio Gran Monferrato Derthona Gavi che con il suo stand colora il festival con tshirt dove sono stampati motti nello slang del dialetto piemontese. Cella Monte attende ogni anno il suo festival: cortili e porte di casa si aprono. Ma come tutte le belle cose, finiscono. Si smonta la tenda del campeggio e si torna a casa, con un tramonto mozzafiato di Monferrato negli occhi. 


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Carlotta Prete

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