Efeso, antica capitale dell’Asia minore - Casa di Maria - Basilica di San Giovanni- Tappeti
di l.a.
Le due ore perse al Pireo per emergenza sanitaria si recupereranno arrivando
ancora prima del sorgere del sole (7,25) ad Izmir (Smirne) in Turchia. La nebbia (o lo smog?) avvolge la città mentre (martedì) saliamo su due pullman (personalizzati) per una lunga giornata di visite. La nostra guida è Faik.
Ci spiega tutto subito del paese prima di scendere ad Efeso, antica capitale dell’Asia minore che dal suo sperone roccioso
conserva una serie spettacolare
di monumenti (era una delle sette meraviglie del mondo antico).
Piovicchia nella nebbia (o sono nuvole?) quando attorniati da gatti in cerca di coccole, incominciamo la via dei marmi che si chiude con la famosa biblioteca di Celso.
Abbiamo ancora tempo per ammirare il grande teatro, un semicerchio che ospitava 24mila spettatori.
Visitiamo un centro per la produzione di
tappeti. Dalla filatura dei bozzoli (con strumento ligneo a pedali) alla tessitura. Cose che intuivamo (anche in Monferrato la bachicoltura aveva avutoun grande sviluppo) ma non avevano mai visto de visu.
Il pranzo è all’hotel Kurumar di Kusadasi, il che permette di apprezzare la cucina turca e il panorama dalla sottostante
piscina al mare che a molti di noi ricorda la Sardegna.
Al pomeriggio salita tra pini e ulivi ai 500 metri della casa di Maria onorata dalla visita di tre Pontefici. Un luogo dove
“senti” storia e fede, anche se
la discreta sorveglianza di un
gruppo di militari armati sta a
dimostrare che a volte non è
tutto facile per un cristiano.
Con un sorriso e un “Pace e Bene’’ ci saluta il padre guardiano, il cappuccino Paolo Pugliese, romano: conosce Oropa,
non Crea, gli promettiamo un libro. Ci conferma i tempi bui.
Scendiamo alla chiesa di San
Giovanni sotto la fortezza di
Selkuk, l’edificio bizantino più
rilevante di Efeso. La guida ci
anima le rovine dall’endonartece
all’abside.La basilica fu
fatta costruire da Giustiniano
e Teodora sopra la tomba del
Santo.
Un altro gruppo di Monferratini
ha visitato Pergamo trovando
subito il sole e una funivia
appena inaugurata.
Mercoledì si naviga verso la
Terrasanta 668 miglia da Smirne
ad Ashod (Israele) dove si
sbarca giovedì.
Alle 10 sfumano Rodi e Scarpanto.
Il mare diventa aperto
(ma calmo) latitudine 35.09
Nord longitudine 28.49 Est.
La temperatura 17 gradi (molto
di più al sole) consiglia la passeggiata
sui ponti (per smaltire
pranzi, merende, cene).
Sul lato vita di bordo molto
apprezzati la Festa italiana e
i “tanti auguri”.
FOTO. Efeso, casa di Maria, hotel Kurumar
di Kusadasi