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Buone pratiche
Comuni Sostenibili: doppio conferimento a Sala e a Ottiglio
Speciali conferimenti domenica all’ex Albergo Italia
Sala Monferrato e Ottiglio, due comunità che hanno fatto della sostenibilità un punto fermo della loro attività amministrativa e culturale, costituendo un raro e virtuoso esempio in Italia di “green cooperation”, hanno ricevuto la ‘Bandiera delle Buone Pratiche Sostenibili’ e sono stati inseriti nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani edizione 2024, uscita da poche settimane per Edizioni Ets.
L’iniziativa, culminata con la consegna del premio ai due comuni, ha avuto luogo domenica all’ex Albergo Italia di Sala Monferrato ed è stata anche l’occasione per presentare la nuovissima Guida.
Un momento, quello di domenica 7 luglio, che celebra anche il decennale dal prestigioso ingresso del territorio del Monferrato nella lista del patrimonio Unesco.
All’iniziativa sono intervenuti: Maurizio Gazzarri (direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili), Giovanna Quaglia (presidente associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero e Monferrato), Mario Melotti e Massimo Pasciuta (sindaci di Sala Monferrato e Ottiglio).
Le buone pratiche di Sala
Tra le principali buone pratiche di sostenibilità riportate dalla Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024 per il Comune di Sala Monferrato, troviamo: la costituzione della associazione fondiaria Asfodelo per il recupero e la riqualifica di terreni incolti;
la sottoscrizione di un “impegno per una vitivinicoltura sostenibile” con graduale riduzione di fitofarmaci dalle vigne; la vittoria del bando europeo We4Green che ha premiato alcune realtà europee (Polonia, Lettonia, Cipro, Spagna e appunto Monferrato) che si sono distinte in progetti e iniziative sostenibili; l’istituzione della comunità energetica rinnovabile “Valle dei Frati”. Numerosi altri progetti sono in corso di attuazione, fra cui: una stazione di e-bikes ricaricabili, la creazione di una oasi paesaggistica e il conseguimento dell’obiettivo di “Comune Amianto Free” previsto per la fine del 2025.
Le buone pratiche di Ottiglio
Per quanto riguarda il Comune di Ottiglio, tra le buone pratiche presenti nella Guida ci sono:la vittoria del bando europeo We4Green, come Sala Monferrato; Api in Monferrato, progetto pensato per riconvertire terreni inutilizzati in habitat ideali per le api; Asfodelo, associazione creata per preservare i terreni dall’abbandono; Scambio sul posto Altrove, un’iniziativa nata con l’intento di garantire alle pubbliche amministrazioni la possibilità di produrre energia anche al di fuori dai propri confini comunali sempre valutando l’impatto ambientale nel pieno rispetto dei princìpi dello sviluppo sostenibile; l’istituzione della comunità energetica rinnovabile “Valle dei Frati”.
«Il percorso comune verso lo sviluppo sostenibile e la diffusione di buone pratiche, che abbiamo avviato da più di cinque anni, è pronto a fare un ulteriore salto di qualità – affermano i sindaci Mario Melotti e Massimo Pasciuta – Dopo l’ingresso nella Rete dei Comuni Sostenibili, poi, abbiamo compreso come questa sia l’unica strada per dare un futuro alle nostre comunità e questo percorso, di cui si parla a livello mondiale con l’Agenda 2030, crediamo debba iniziare dai territori, e noi ci siamo. La moltitudine di buone pratiche, l’ingresso nella Guida dei Comuni Sostenibili e la Bandiera di Comune Sostenibile: tutto concorre alla messa a terra concreta dei tanti progetti che ancora intendiamo realizzare nei nostri comuni. Ringraziamo chi crede nel percorso di sostenibilità, la Rete, le associazioni e i cittadini che non hanno mai fatto mancare la loro partecipazione attiva».
«Sala Monferrato e Ottiglio hanno avviato un percorso di sostenibilità comune già nel 2019, due anni prima della nascita della Rete, per cui è stato naturale proseguire insieme e arricchirci a vicenda in questo viaggio – commenta Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili – Il lavoro è andato avanti fino al loro ingresso nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani e le buone pratiche di sostenibilità che vi sono raccontate possono tranquillamente essere esportate e ‘copiate’ in territori con caratteristiche simili, ma non solo. Da non sottovalutare, anzi, da valorizzare il ruolo della Rete anche nella conservazione e nello sviluppo del paesaggio vitivinicolo inserito nel patrimonio Unesco: la sua tutela passa anche dalle politiche di sostenibilità».
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