A novembre il Gruppo Gevam Onlus compierà 15 anni. E nel corso di questi anni più volte abbiamo avanzato delle proposte per realizzare un presidio territoriale ben organizzato stabilmente e coordinato con le altre forze istituzionali operanti sul territorio. L'esito è sempre stato vano, non essendo mai state accolte le nostre istanze a livello istituzionale locale.
L'ultimo tentativo organico ben articolato facente parte del progetto istitutivo del Centro di Formazione Ambientale "Monferrato" risale all'inizio del 2004, anch'esso non ha purtroppo avuto seguito. Come se le autorità e gli Enti locali non gradissero l'apporto del volontariato qualificato a supporto di un servizio di vigilanza territoriale che la realtà ha evidenziato essere carente. Infatti continuo a leggere interventi sui giornali locali inerenti il problema della sicurezza locale.
Se si fosse costituita, come da noi ripetutamente proposto, un'organizzazione di vigilanza ambientale e di presidio territoriale ricorrendo al volontariato, tramite elevati standard selettivi e formativi, fino a pervenire ad un coordinamento interforze, probabilmente non ci troveremmo in questa situazione di difficoltà e disagio.
Infatti se disponessimo di un volontariato qualificato e specializzato nella vigilanza ambientale e faunistica, dotato di tutti i crismi istituzionali, che affianchi la polizia locale e le altre Forze dell'Ordine, coordinandosi in servizio, integrandone le competenze, adesso sarebbe in grado di fornire un servizio alla comunità ed al territorio che adesso manca, o quantomeno è assai carente.
Istituendo questo servizio si porrebbero in essere quei presupposti per risolvere il problema della sicurezza sociale e preventiva, nel senso più ampio del termine, in quanto lo posso affermare per esperienza (ho fatto servizio operativo per oltre 15 anni con tutte le qualifiche istituzionali di vigilanza esistenti in Italia...) non c'è nessuno che conosca bene il territorio come una Guardia Ambientale Volontaria (ittico, venatoria, ecologica, zoofila), perché un guardia volontaria pattuglia l'intero territorio e non trascura nulla e nessuno.
Quando eravamo di pattuglia ci recavamo a controllare anche le case e cascine e località più sperdute che si potevano raggiungere solo con mezzi fuoristrada o a piedi, e chi ci viveva era contento di vederci, perché davamo loro un senso di "sicurezza", controllo, deterrenza, presidio, presenza delle istituzioni, ecc...
Ecco che il tanto declamato problema della "sicurezza" che ogni tanto emerge dopo fatti criminali, con questa mia proposta si affronterebbe risolutivamente, perché disporre di un'organizzazione composta da pattuglie di agenti volontari, altamente qualificati, consentirebbe di fornire dei servizi di qualità ed utilità sociale altamente auspicabili. Costituirebbe un servizio di straordinaria utilità sociale e collettiva, multifunzionale ed estendibile a tutti i territori del Monferrato.
Questo servizio non solo rientrerebbe a pieno titolo quindi tra le funzioni di tutela ambientale e di presidio territoriale (sicurezza preventiva), ma rientra, come è comprensibile per chiunque abbia un minimo di apertura mentale culturale e lungimiranza, anche tra le funzioni che favoriscono il turismo, in quanto la tutela ambientale è inscindibile dalla promozione del turismo, non solo in termini ausiliari, complementari e di supporto, ma proprio in termini paritetici, nel senso che ormai il turismo sta sempre più orientandosi verso mete di qualità ambientale e naturalistiche.
Claudio Martinotti, presidente Gruppo Gevam Onlus - Guardie Ecozoofile Volontarie Associazione del Mediterraneo;
responsabile Centro di Formazione Ambientale "Monferrato"