Vito De Luca: "Questo non è il momento dei distingui..."
di Vito De Luca, consigliere comunale Forza Italia
Questa sera voteremo quest’atto di indirizzo, all’indomani della sciagurata sentenza della cassazione, condiviso e profondamente sentito, confidando che esso rappresenti la sintesi del sentire della nostra comunità rafforzando quel senso di appartenenza, che proprio nei momenti di maggiore difficoltà ha bisogno di unità.
Questo non è il momento dei distingui ma è il momento di dimostrare a noi stessi ed ai nostri cittadini di essere un fronte unito che non può e non vuole arrendersi e con ancora maggiore determinazione rialzarsi per ottenere giustizia, completare il lavoro di bonifica e sostenere la ricerca.
Quando il diritto che altro non è se non lo strumento per realizzare quel senso di giustizia che è il fondamento delle società civili fallisce allora è evidente che è lo stesso diritto a dover essere rivisto. Sono anni che tutti concordano in una revisione complessiva del sistema giustizia e che purtroppo ancora non si vede il suo compimento concreto.
Condivido alcune riflessioni:
Ora più che mai abbiamo bisogno di uno stato che ci sia amico, che faccia fino in fondo la sua parte e che faccia seguire alle promesse i fatti concreti, cercando in questo di invertire il verso alla sfiducia dilagante dei cittadini nelle istituzioni.
Spenti i riflettori della ribalta del momento lo stato garantisca quel flusso finanziario indispensabile per il completamento delle bonifiche che ad oggi e solo per quello che conosciamo assomma a circa 60 ML di € cifra purtroppo destinata a salire e che la stessa sia per intero esclusa dal patto di stabilità per tutto il tempo occorrente.
Lo stato non tenga conto che come perniciosa conseguenza della sentenza della cassazione vi è anche l’annullamento dei risarcimenti per i tanti che si erano affidati alla giustizia appunto per il giusto riconoscimento.
Inoltre abbiamo la necessità che si ponga una particolare attenzione alle strutture ospedaliere per tutte le problematiche asbesto correlate. Purtroppo da questo punto di vista non mi pare che il piano sanitario regionale ne tenga conto.