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  • 22 gennaio 2010
  • Casale Monferrato

Ci voleva proprio la casetta del Mulino Bianco in piazza del cavallo...

Premetto di non essere comunista, tantomeno PDista e neppure DiPietrista. Gradirei essere una persona libera, impresa non semplice in questo paese. Le scrivo con l'amaro in bocca e con lo sgomento nel cuore dopo aver visto la casetta del Mulino Bianco ubicata stamane in piazza del cavallo (così mi piace chiamarla). Mi chiedo, molto ingenuamente perchè? Mi chiedo che bisogno c'era di tale e francamente inutile, oltrechè inguardabile, "casetta". Voglio dire che di fronte a una crisi economica piuttosto evidente della nostra città: fabbriche sull'orlo del collasso e forse già collassate, agricoltura poco diffusa e poco incentivata, turismo pressochè inesistente o perlomeno decisamente latente e negozi vuoti per la maggior parte dell'anno, cosa si pensa di fare? Di sottrarre guadagni anche ai Bar. Mi risulta che domani l'immacolata casetta distribuisca colazioni gratis! Io credo che le multinazionali ci abbiano già "rubato" tutto o quasi. Che il pensiero unico sia ormai un dato di fatto. Che la qualità degli alimenti sia andata in gran parte a farsi benedire. Che la gran parte di noi sia assuefatta alla pubblicità e alla TV. Ecc.Ecc. Dico io, lasciateci almeno i luoghi pubblici e le piazze! Lasciateci un piccolo spiraglio di libertà, un barlume di verità! Ma soprattutto diteci, cari politici, quanto entrerà nelle casse del Comune da siffatta operazione e come verrà utilizzato suddetto "tesoretto". Grazie. Alex Amelotti, e-mail Vuoi inviare un commento? Scrivi a direttore@monferrato.it

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