Il monumento ai Caduti della Grande Guerra di Trino venne inaugurato domenica 3 dicembre 1922 alla presenza di numerose autorità e dell’on. Aldo Rossini di Novara. E’ collocato nell’area verde di forma triangolare nell’ex piazza Martinotti, oggi piazza Martiri della Libertà. Era stato commissionato dalla locale Associazione Combattenti all’arch. Luigi Gariboldi, che realizzò una stele formata da blocchi di pietra.
E’ ornata sulle facciate da corone di alloro e bassorilievi in bronzo che raffigurano due soldati in divisa; due madri, una con due bimbi di cui il più piccolo in braccio, l’altra con il figlio per mano, forse consolata dalla Patria (foto), e una figura maschile a torso nudo con una donna che gli poggia il capo sulla spalla, in basso due bambini in forma di angioletti. Sulla sommità della stele disegni geometrici di stile modernista. Furono poi aggiunti i morti nella guerra d’Etiopia, come ricorda l’iscrizione commemorativa: “Trino / ai suoi gloriosi caduti / 1915-18 1935-37”. Un’asta portabandiera è stata posta accanto al monumento, protetto da una catena di ferro battuto sorretta da quattro pilastrini di pietra.
Il monumento è stato modificato negli anni, come attestano le cartoline d’epoca con le iscrizioni rimosse. Un secondo luogo della memoria si trova sulla strada per Camino, in largo Corsica al rione Cappelletta, a lato della facciata con portico a tre luci della settecentesca chiesa della Madonna del Buon Consiglio costruita nelle vicinanze dell’antico oratorio dedicato a San Defendente, che era stato danneggiato per il ricovero delle truppe durante la Guerra di Secessione Austriaca (1745-1748). A fianco della chiesa e del monumento all’Alpino d’Italia un grande cippo ricorda i nomi dei 181 Caduti della prima guerra mondiale davanti alla lunga allea di alberi che consente il riposo e il passaggio a piedi e in bicicletta.