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  • 15 gennaio 2016
  • Casale Monferrato

«Bisogna rendere appetibile Casale altrimenti è il declino»

Come altre volte cerco di portare alcuni spunti/osservazioni per discussioni e confronti su tematiche di interesse generale. Credo che in questo inizio anno occorra riflettere sui numeri impietosi dell’andamento demografico della nostra città. Più volte abbiamo evidenziato questa situazione come uno dei più grossi problemi di Casale e a mio parere non ci si può limitare ad una alzata di spalle nel leggere certe statistiche ma occorre analizzare bene certi numeri. Casale ha perso altri 214 abitanti nel 2015 e su diversi giornali locali si scrive che il declino è iniziato dopo il 2000 (ma è iniziato prima...) o che il calo degli abitanti - secondo gli addetti ai lavori - è dovuto alla crisi dell’industria ( ma le altre città della nostra provincia non hanno subito la crisi ?). Ora analizziamo meglio questi numeri e confrontiamoli con quelli delle città a noi vicine, dal 1971 (anni dei boom di abitanti) ad inizio 2015 Casale ha perso quasi il 21% dei suoi residenti , contro l’8,7% di Alessandria, il 5,9% di Tortona, il 12,9%di Novi Ligure e il 7,7% di Acqui Terme. Noi in 44 anni abbiamo perso circa 9.000 abitanti (1971: 43.651 abitanti /inizio2015: 34.706 abitanti) ed è come se avessimo perso il 90% degli abitanti del quartiere Valentino! Nello stesso periodo Alessandria ha perso circa 8.500 abitanti (1971: 102.446 abitanti /inizio 2015: 93.963 abitanti) ma Alessandria ha oggi circa 2,7 volte più abitanti di Casale. Possiamo pensare che Alessandria sia una città che non ha subito una crisi industriale o che sia più “vivibile” di Casale? La stessa cosa potremmo pensarla per Tortona, Novi od Acqui? Il buon senso e la stragrande maggioranza dei casalesi direbbero proprio di no ! Casale negli ultimi 4 (quattro!) anni ha perso 1313 abitanti , visivamente è come se si dimezzasse la popolazione di Oltreponte o se sparissero completamente gli abitanti di S. Germano o in un colpo solo la popolazione di Rolasco, Santa Maria del Tempio e di Roncaglia insieme! Credo che chi governa oggi e governerà domani la nostra città debba cercare di trovare rimedi efficaci a questa situazione che pare irreversibile. Oltre 1300 residenti in meno significano circa 600 alloggi vuoti e meno clienti per i sempre più numerosi supermercati (e purtroppo meno negozi). La continua perdita di abitanti, oltre agli evidenti problemi economici, costringe la nostra città e il nostro territorio a contare sempre meno in provincia e in regione e ad avere sempre meno “peso” politico nelle trattative di difesa delle poche istituzioni rimaste a Casale, negli ultimi 10/15 anni abbiamo perso servizi e “pezzi” importanti e continuiamo a perderne oggi (treni, trasporti, posti e reparti in ospedale ecc.). Se nascono meno di 200 casalesi all’anno e ne muoiono più di 500 ogni anno che fare? Se chi compirà nel 2016 10/20/30/40 anni è numericamente inferiore del 35% di chi compirà sempre quest’anno 50/60/70/80 anni che fare? Casale avrà a fine 2016 gli stessi abitanti che aveva nel 1911 e se consideriamo che oggi abbiamo in più circa 4000 stranieri (che non c’erano nel 1911)siamo in evidente decrescita (infelice!) rispetto a 100 anni fa . È necessario attirare nuovi residenti da fuori zona ma per farlo dobbiamo incentivare e aiutare questi nuovi residenti aiutando soprattutto le coppie giovani e possibilmente con figli piccoli concedendo agevolazioni per le tariffe scolastiche e altri bonus/benefit sulle tasse comunali. Bisogna avere trasporti efficienti verso i grossi centri come Milano per permettere a chi studia e lavora in quelle aree di spostarsi agevolmente e tornare la sera a vivere la città di Casale con poco più di un’ora di viaggio. Bisogna rendere Casale “appetibile” e più “vivibile “ con programmati investimenti ,bisogna avere una città più accogliente e pulita che possa far dire al turista che la visita per la prima volta “Questo è il posto sicuro in cui vorrei vivere!”. Se possiamo accogliere chi arriva da lontano, da oltremare, non possiamo accogliere e agevolare anche chi arriva dalla Regione a noi più vicina ? Bisogna confrontarsi e sviluppare idee, proposte e progetti…utopie, fantasie difficili da realizzarsi a Casale Monferrato? Siamo a inizio anno ed è normale fantasticare! Domandiamoci soprattutto: ma cosa abbiamo in meno rispetto alle altre principali città della provincia di Alessandria (ma le province non erano state eliminate…)? P. S. Una curiosità: nei dati presi dal sito del Comune di Casale non compare il numero dei nati/residenti a Casale nel 2015 mentre il numero compariva nella statistica di fine 2014. Come mai? Svista? Dimenticanza? Timore dei tagli al reparto maternità da parte del Ministro Lorenzin?

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