Denunciati tre ultras dell'Alessandria
per i tefferugli dopo il derby col Casale
Resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, danneggiamento aggravato, uso di mezzi atti ad impedire l'identificazione, ingiurie e minacce aggravate, lesioni. Sono le accuse mosse, a vario titolo, a tre ultras dell'Alessandria che sono stati denunciati dalla Polizia alla Procura della Repubblica per i tafferugli scatenati domenica 10 febbraio al termine del derby disputato al Natal Palli tra i nerostellati e i grigi.
I tre sono stati individuati dagli uomini della squadra investigativa del Commissariato attraverso le riprese filmate effettuate dagli agenti della scientifica di Casale e dei colleghi della Questura di Alessandria.
Isolato il gruppo di facinorosi che avevano innescato gli scontri nei quali erano rimasti feriti tre uomini in forza al presidio di piazza Statuto - tra cui un sostituto commissario e due sovrintendenti - che facevano parte del servizio d'ordine, gli investigatori hanno ora denunciato tre persone all'autorità giudiziaria. Si tratta di due uomini e una donna, tutti residenti nel capoluogo, dei quali sono state rese note solo le iniziali: F.D., 32 anni, considerato dagli inquirenti un capo degli ultras alessandrini, con precedenti penali; V.R., 27 anni, che dalle immagini risulta particolarmente agguerrita, già conosciuta dalle forze dell'ordine per fatti analoghi, e un bancario di 32 anni, U.G.B., incensurato.
Oltre alla denuncia alla Procura, sono stati segnalati anche per il Daspo, il provvedimento amministrativo con il quale viene interdetto l'accesso alle manifestazioni sportive ai tifosi esagitati che hanno provocato incidenti. Sempre per il Daspo è stato segnalato anche un tifoso nerostellato, F.B., 37 anni, casalese, pregiudicato tossicodipendente, che con la bicicletta aveva lanciato l'attacco ai pullman dei sostenitori dell'Alessandria. Inoltre sono in corso di segnalazione anche altri due ultras dei grigi.
Gli scontri erano avvenuti al termine dell'incontro mentre i tifosi alessandrini venivano scortati alla stazione. Sia prima che durante la partita, non c'erano stati problemi particolari, anche se dallo stadio erano stati segnalati atti di vandalismo compiuti nei bagni del settore riservato agli ospiti, con lavandini e sanitari sradicati e infissi e tubature danneggiati.
I problemi erano sorti durante il tragitto verso la stazione. Mentre i cinque autobus dell'Amc con a bordo i tifosi dell'Alessandria stavano per imboccare corso Manacorda, all'incrocio con via Sant'Anna c'era stato un rallentamento dovuto al traffico e una decina di esagitati, dopo aver spaccato porte e vetri dei veicoli, erano scesi in strada. L'obiettivo era un gruppetto di tifosi del Casale che defluivano dallo stadio, con in quali, a quanto pare, c'era già stato uno scambio di sfottò davanti all'ingresso del Natal Palli prima della partita. Le opposte fazioni non erano tuttavia riuscite a scontrarsi per l'intervento degli agenti di scorta che avevano creato un cordone di sicurezza. Il contatto invece c'era stato tra poliziotti e ultras alessandrini, nel corso del quale tre agenti erano finiti al pronto soccorso del Santo Spirito per contusioni varie, con prognosi dai sette ai dieci giorni.
Durante le indagini gli investigatori del Commissariato con i colleghi della Questura di Alessandria, hanno visionato attentamente i filmati individuando i più esagitati. Nelle immagini si vedono gli ultras dei grigi che, all'inizio di corso Manacorda, scendono dai bus, dai quali hanno già divelto i vetri delle porte e danneggiato buona parte degli interni, per scontrarsi con la tifoseria opposta.
I poliziotti isolano uno dei facinorosi, U.G.B., il bancario alessandrino, ma mentre stanno per caricarlo sull'auto di servizio, vengono assaliti da F.D. e dalla ragazza che lancia uno dei vetri dell'autobus; in un'altra ripresa sempre la ragazza cerca di colpire i poliziotti con un bastone, forse l'asta di una bandiera. Un altro vetro viene lanciato contro gli agenti dal parte del gruppo. Nel filmato si nota F.D. che, incappucciato, picchia con una specie di bastone - probabilmente un gocciolatoio staccato dal bus - una persona a terra, pensando forse che si tratti di un ultras del Casale o di un poliziotto in borghese. Si ferma solo quando si rende conto che è un tifoso dei grigi.
Intanto l'Azienda Multiservizi Casalese ha sporto denuncia per i seri danni provocati a due autobus, che ammontano a oltre 4000 euro. Analoga denuncia l'ha sporta anche la società Casale Calcio per i danni provocati nei bagni dello stadio, per circa 5000 euro. Atti di vandalismo erano stati segnalati anche alla stazione ferroviaria dove era stato infranto un pannello della macchina automatica per le foto tessera mentre i treni avevano subito ritardi perchè erano stati ripetutamente attivati i segnali di allarme con il blocco freni. Anche i poliziotti rimasti feriti negli scontri hanno presentato querela contro i loro assalitori.