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  • 28 gennaio 2010
  • Casale Monferrato

Interviene ancora l'assessore Caponigro: "Mi spiace per le polemiche, tanti hanno apprezzato l'iniziativa"

Egregio Direttore, spiace davvero che questa iniziativa abbia creato tutte queste polemiche. Spiace davvero, anche se so che tanti l'hanno apprezzata. Sono convinto, e sorrido, che se fosse emerso che non si era accettato l'arrivo della fantomatica casetta, qualcuno si sarebbe lamentato che a Casale no si fa mai niente di nuovo. Ma è così. E' il gioco delle parti. Le critiche si accettano, ma trovo, mi spiace dirlo, fino ad ora tutti i ragionamenti fatti degni di rispetto, ma superflui e smisurati al valore dell'iniziativa in se'. Nelle nostre scuole, da anni, si seguono programmi di educazione alimentare e su questo tema la realtà di Casale è citata su diverse riviste internazionali come esempio e modello. Addirittura in tante scuole in collaborazione con Amc è già partito il progetto "acqua in brocca" per l'utilizzo dell'acqua potabile non imbottigliata; in alcune scuole nell'intervallo viene offerta la frutta per lo spuntino, sperimentazione che sta dando ottimi risultati; stiamo valutando progetti di utilizzo di prodotti biologici per i prossimi anni scolastici; esiste una splendida e proficua collaborazione con i dietisti e nutrizionisti della nostra ASL. La chiara volontà dell'amministrazione è quella di potenziare queste linee di intervento. Prima di consentire il posizionamento della casetta è stato chiesto un parere al SIA (Servizio di Igiene Alimentare e Nutrizione) dell'ASL che ha dato parere favorevole proprio perchè all'interno dell'iniziativa, anche se in maniera non organica ed estemporanea, venivano proposti piccoli programmi di educazione alimentare. Le 4 classi che sono state coinvolte hanno manipolato uova, farina; hanno visto i processi di lievitazione; hanno ragionato sul fabbisogno di calorie giornaliere. Le dinamiche economiche e di marketing (ovvio, nessuno fa niente per niente) sono passate in secondo piano. Volevamo solo fare un regalo ai nostri bambini e alle nostre famiglie. Solo questo. Senza tante pretese. La casetta, come prodotti o loghi di altre marche e di altri prodotti è, comunque, un simbolo perchè più generazioni (io sono nato nel 1980) sono cresciute con merendine e sorpresine con quel marchio come di altri. Poi se si vuole sostenere il contrario lo si faccia pure. Fare di questa iniziativa qualcosa di sconveniente e scandaloso mi sembra davvero esagerato. Spiace, ma comprendo perfettamente, che la mia lettera sul giornale non sia stata pubblicata interamente. Mancava il finale, per me la parte più importante in cui scrivevo: "..Sono convinto che ci saranno tanti casalesi e tanti monferrini che in questi giorni andranno a curiosare e visiteranno la casetta, contenti dell'inziativa, con semplicità, quella che ogni tanto, nel voler problematicizzare tutto a tutti i costi, rischia di mancare. Dove è finita la semplicità? Ci sono tante famgilie che i loro figli, a visitare la casetta, ce li hanno portati: le si vuole definire irresponsabili o sprovvedute??? Ogni tanto noi adulti dovremmo provare a ragionare con la freschezza e la semplicità dei più piccoli lasciando loro la possibilità di sognare e vivere una realtà non contanaminata dalla rigidità del "mondo dei grandi" e, stando accanto a loro, renderci conto che può essere possibile. dott. Marco Caponigro Ass. Politiche per la Famiglia Comune di Casale Monferrato

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