Eternit: immenso danno turistico e d’immagine che ha colpito tutto il Monferrato Casalese
di Davide Sorisio
Non conosco nel dettaglio la questione dei rimborsi ai singoli privati cittadini per rispondere, su questo punto, in modo documentato, all’avvocato Boverio.
Voglio intervenire, invece, con alcune valutazioni sul resto dei suoi ragionamenti. In primo luogo mi chiedo come egli faccia a non vedere che la partenza del processo Eternit e la maggior conoscenza delle strategie di disinformazione della multinazionale svizzera, anzi di un vero e proprio depistaggio e mascheramento della pericolosità dell’amianto, obbliga tutti noi a una nuova, superiore intransigenza (...).
Come si fa a non capire che, se, in questa città, ci sono stati anche gravi errori da parte di tutti nella sottovalutazione della nocività della fabbrica, è risultato provvidenziale, per la nostra salute e la nostra dignità, che, a un certo punto, ci sia stata una svolta?
Un sindaco ha proibito, primo al mondo, l’uso dei manufatti in Eternit; un sindacato ha assunto con coraggio e determinazione non solo la causa dei lavoratori, ma anche quella della salute di tutti i cittadini.
È nata una grande forza a disposizione di tutta la città e l’intero paese: l’Associazione dei Famigliari e Vittime dell’Amianto. Da questo punto di forza dobbiamo partire per girare pagina e non commettere più l’errore di anteporre il denaro alla giustizia.
Chiedo, poi, all’Avvocato: le sembra giusto che non siano stati quantificati dal Comune di Casale i danni all’economia del territorio impoverito dalla morte e dall’abbandono di migliaia di cittadini attivi? Decine di aziende sono state chiuse e molte altre sono state impedite a nascere; tante tasse locali non sono state versate; centinaia di abitanti se ne sono andati o non sono venuti a risiedere nella nostra bella città per paura del contagio.
Per non parlare, poi, dell’immenso danno turistico e d’immagine che ha colpito tutto il Monferrato Casalese con la catena infinita di lutti che ci fa dubitare, tutti i giorni, dell’esistenza di un futuro per questa terra. Davvero non riesco a cogliere come si faccia a far diventare politico e ideologico tutto questo.
Si tratta, invece, di una grande tragedia trasversale che mette in scacco chi continua ad utilizzare una mentalità dualistica superata dalla storia. Occorre che vengano risarcite, con rimborsi realmente significativi, le vittime, tutte le vittime: quelle di ieri, di oggi e, purtroppo, lo sappiamo bene, anche di domani!
Le sembra giusto che per i morti monferrini siano stati offerti rimborsi immensamente inferiori rispetto a quelli chiesti dagli avvocati degli sfortunati croceristi dell’Isola del Giglio? E che per tutti i morti che verranno non ci sia la possibilità di avere dalla propria parte il Comune?