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Ancora incontri nelle scuole

Festival della Virtù Civica e Premio Minazzi: gli ultimi appuntamenti

Venerdì 24 la cerimonia in municipio a Casale

Vivono percorsi e motivazioni diversi, ma condividono impegno, lungimiranza e coraggio: sono le otto realtà candidate alla edizione 2023 del “Premio Luisa Minazzi - Ambientalista dell'Anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato, all'Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino.

Mancano poche ore per capire chi vincerà. Infatti, oggi, venerdì 24 novembre, alle ore 17, nell’Aula consiliare del Comune di Casale Monferrato, si terrà la cerimonia di consegna del “Premio Luisa Minazzi - Ambientalista dell'Anno” (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Interverranno Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato, Cecilia Strozzi, assessore all’Ambiente del Comune di Casale Monferrato, Giorgio Zampetti, direttore nazionale Legambiente, Francesco Loiacono, direttore La Nuova Ecologia, Alice Demarco, presidente  Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Marco Fratoddi, giornalista e direttore Festival della virtù civica. Conduce la giornalista Marina Maffei, che dialogherà con gli otto candidati.

È uno dei momenti centrali del Festival della virtù civica che si concluderà sabato 25 novembre con due appuntamenti: alle ore 8.45, all'istituto Balbo, plesso Lanza, dove è in programma «Nonviolenza, cura del mondo», conversazione su conflitti,  pacifismo e nonviolenza con Mao Valpiana, giornalista, direttore di Azione nonviolenta e candidato al Premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’anno.

Alle ore 9.30 all'istituto Leardi, si svolgerà un incontro di approfondimento sugli inquinamenti da plastiche. In «L’oceano ha bisogno di noi. Le decisioni che prenderemo nei prossimi anni condizioneranno la vita sul nostro pianeta. Ognuno di noi può fare la differenza» interverranno le ricercatrici del Politecnico di Torino Tonia Tommasi e Rossana Bellopede, Mariasole Bianco presidente di Worldrise e candidata al Premio Ambientalista dell'anno,Alice De Marco, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e portavoce Goletta dei laghi e Goletta verde. 

Ma ecco i candidati del Premio Minazzi 2023

1. Associazione sentieri alta Val Malone (Asavm)

L’alta Val Malone è un territorio alpino un tempo meta di villeggiatura della borghesia torinese ma che si è spopolato e non condivide la notorietà delle località turistiche delle Alpi Graie.

L’Asavm è nata da gruppi informali di volontari impegnati nel recupero di sentieri e mulattiere che collegavano le frazioni e le case sparse dei piccoli comuni di Corio e Rocca Canavese.

Con i suoi ottocento soci sostenitori e i sessanta volontari ha lavorato per il ripristino della rete di percorsi, promuovendo negli abitanti una profonda e costruttiva riflessione per il rilancio dell’area e per la conservazione, valorizzazione e comunicazione dell’intero patrimonio paesaggistico, escursionistico e storico. I vecchi sentieri sono così diventati veicolo di nuove e fruttuose prospettive. Un esempio per i territori montani di attivismo di qualità ambientale e culturale.

2. Mariasole Bianco

Mariasole si è innamorata del mare quando era bambina, da allora salvaguardarlo è diventata la sua missione di vita. Mariasole è una scienziata marina e divulgatrice naturalistica riconosciuta a livello internazionale e nazionale per il suo impegno nella conservazione dell’oceano e per l’impatto positivo generato dal suo lavoro.

È co-fondatrice e presidente di Worldrise, associazione no-profit che attraverso progetti creativi e inclusivi agisce facilitando il cambiamento necessario a costruire insieme un futuro migliore per il nostro Pianeta Blu e per tutti noi che dipendiamo dalla sua salute.

Mariasole inoltre collabora come consulente con istituzioni e organizzazioni internazionali, è autrice e conduttrice di documentari naturalistici per Rai3, ha insegnato all’Università di Genova, scritto il libro Pianeta Oceano, ideato e co-prodotto due podcast ed è la fiera protagonista del cartone animato Acquateam – Missione Mare. La sua grande passione porta Mariasole a non smettere mai di lavorare per sensibilizzare le persone sulle meraviglie del mare e sulla sua importanza, di creare consapevolezza sulle problematiche che ne minacciano la salute e soprattutto di dar voce a tutte le soluzioni di cui disponiamo per cambiare rotta.

3. Cooperativa agricola Girolomoni

La cooperativa agricola Girolomoni nasce e si sviluppa nelle Marche dal progetto di Gino Girolomoni, incentrato sulla produzione e trasformazione del grano in pasta, in un unico luogo e con una produzione al 100% biologica. Con il sogno di restituire dignità alla terra e ai contadini.

Dalla produzione di grani italiani e pasta integrale, è stata capace di innescare la rinascita di un intero territorio.

La cooperativa si batte per mitigare le conseguenze della crisi climatica sulle proprie colture, promuovendo tecniche di agricoltura conservativa e rigenerativa e cercando di aumentare la biodiversità. Collabora poi con altri settori che vanno nella stessa direzione, come il commercio equo e solidale, per onorare un debito di giustizia, e le energie rinnovabili, garanzia di futuro.  Nel 2023 è entrata nella World Fair Trade Organization, (WFTO), una delle organizzazioni internazionali più autorevoli come sistema di garanzia equo e solidale, prima filiera agroalimentare 100% italiana legata alla produzione della pasta.

4. Nicola Lamberti

Pavese di origine ma “cittadino del mondo in viaggio verso un futuro sostenibile”, come gli piace definirsi. Nicola Lamberti vince da sindaco di Borgarello (Pv) la battaglia contro l’insediamento di un centro commerciale che avrebbe cementificato 26 ettari.

La sua formazione da fisico, il suo attaccamento alla terra e alle storie di chi la coltiva sono la motivazione per tutelare la natura dall’impronta dell’antropocene.

Da imprenditore porta al successo diverse aziende, tra le quali trovaprezzi.it, citata tra le realtà più sostenibili e innovative in Italia. Fonda planeat.eco, piattaforma che offre un food delivery in grado di non sprecare cibo, non creare inquinamento da packaging e di rispettare i lavoratori. Nessuna delle sue imprese, di vita e professionali, a suo parere sarebbero state un successo senza capitale umano. Un capitale che incoraggia e motiva.

5. Antonio Lancellotta

Antonio Lancellotta coltiva e produce energia. È il co-fondatore di Le Greenhouse, consorzio specializzato nella produzione agrumicola in ambiente agrivoltaico in Calabria e in Sardegna. Una tecnologia che unisce la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica all’agricoltura che innova la tradizione della coltivazione del cedro sacro e che, tra gli altri vantaggi, genera energia dal sole, che viene poi immessa in rete per soddisfare il fabbisogno energetico di circa 16.000 famiglie italiane contribuendo all’abbattimento di 20.000 tonnellate di CO2.

Il suo approccio innovativo alla produzione agricola si sta già da tempo diffondendo in Italia: è la tradizione che incontra l’innovazione sensibile e attenta all’ambiente.

Recentemente ha contribuito alla nascita dell’Associazione italiana agrivoltaico sostenibile, presieduta da Enea, con la quale ha contribuito alla creazione di un nuovo marchio per i prodotti da agrivoltaico sostenibile. Collabora con centri di ricerca e università per continuare i percorsi di sperimentazione e innovazione.

6. Paola Michelozzi

Epidemiologa ambientale, Paola Michelozzi è da sempre impegnata nella ricerca su ambiente e salute per promuovere azioni, a tutti i livelli, per ridurre i rischi per la salute e combattere il cambiamento climatico. Lavora al Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, dove dirige l’Unità di Epidemiologia Ambientale, Occupazionale e Registro Tumori, un gruppo di circa 30 ricercatori impegnati in progetti nazionali e internazionali sui temi ambiente, clima e salute.

È stata Presidente dell’Associazione Italiana di Epidemiologia e fa parte dell’International Society of Environmental Epidemiology.

Ha coordinato diversi progetti europei e coordina il progetto nazionale Co-benefici di salute ed equità a supporto dei piani di risposta ai cambiamenti climatici in Italia e il “Piano Nazionale Prevenzione ondate di “calore del Ministero della Salute. I suoi studi e le sue ricerche da ambientalista convinta ci aiutano ad affrontare, e a prevenire, i rischi per la salute associati agli eventi estremi derivanti dai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico nelle aree urbane e nei siti inquinati.

7. Maria Cristina Ribera

Maria Cristina Ribera è procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola (Na). Nominata magistrato nel 1991, si è dapprima impegnata nel settore della sicurezza sul lavoro e poi nel contrasto all’abusivismo edilizio.

Si è occupata, e si occupa, anche di materie ambientali con la passione tecnico-investigativa che ha sviluppato e approfondito durante la sua intera carriera in magistratura.

Ha affrontato indagini per il delitto di traffico organizzato di rifiuti, disastro ambientale, inquinamento ambientale riuscendo, con le condanne dei responsabili, a dimostrare processualmente la cosiddetta “ecomafia”. Dal 2008 al 2018 è stata infatti assegnata alla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli e si è specializzata nel contrasto alla “economia camorristica”. Ha partecipato a riunioni di coordinamento investigativo anche a livello internazionale.

8. Mao Valpiana

Mao Valpiana, giornalista e saggista, direttore della rivista Azione nonviolenta, è una delle figure più autorevoli della nonviolenza in Italia. Presidente del Movimento Nonviolento e membro dell’esecutivo della Rete italiana Pace e Disarmo. Nella sua lunga esperienza di attivista, Valpiana ha partecipato a moltissime campagne e iniziative per combattere la guerra e promuovere la cultura della pace nel mondo. Il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e la fondazione della Lega Obiettori di Coscienza portano il suo segno. Attualmente si occupa del sostegno agli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini e di portare aiuti alle popolazioni coinvolte nel conflitto con le carovane di Stop The War Now. Seguendo le orme di Alexander Langer promuove la transizione ecologica, che considera la vera diplomazia che prepara la pace.


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