È avvenuta venerdì sera al teatro Comunale di San Salvatore Monferrato la consegna, nell’ambito della Biennale Piemonte e Letteratura, della edizione numero 34 del Premio Letterario per la Saggistica “Città di San Salvatore Monferrato - Carlo Palmisano” a Lorenzo Mondo.
L’evento è stato introdotto dai saluti del sindaco Corrado Tagliabue e di Adriano Di Saverio in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che sostiene l’evento.
Il prestigioso riconoscimento era stato assegnato in passato a Norberto Bobbio, Giovanni Getto, Carlo Dionisotti, Gianfranco Contini, Massimo Mila, Eugenio Corsini, Franco Venturi, Gianni Vattimo, Umberto Eco, Nuto Revelli, Cesare Segre, Carlo Augusto Viano, Alessandro Galante Garrone, Gina Lagorio, Rita Levi Montalcini, Claudio Magris e Guido Davico Bonino: e proprio quest’ultimo ha introdotto, la figura di Lorenzo Mondo, critico letterario, scrittore e giornalista, torinese classe 1931, allievo di Giovanni Getto all’Università di Torino, vincitore del Premio Grinzane Cavour Cesare Pavese per la saggistica con “Quell’antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese” (Rizzoli 2006). Attento conoscitore della letteratura piemontese, Lorenzo Mondo, ha pubblicato anche un saggio su “Natura e storia in Guido Gozzano” (Silva Editore 1969), ma si è occupato anche di Ernesto Ragazzoni, Cagna, Arpino, Primo Levi, Sciascia, Bufalino, di cultura transalpina (è direttore responsabile di Studi Francesi, rivista fondata da Franco Simone, ma ha lavorato altresì alla Gazzetta del popolo e alla Stampa – Tuttolibri) e ha riservato sorprese anche per gli studiosi di Fenoglio, da “Il partigiano Johnny” (1968) agli inediti “Appunti partigiani: ‘44-‘45” (Einaudi 1994). A sua cura è pure una folta antologia di Viaggiatori dell’Otto e Novecento (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2002).
Ha esordito nella narrativa con “I padri delle colline” (Garzanti, 1968) proseguendo con “Il passo dell’unicorno” (Mondadori, 1991) e “Il Messia è stanco” (Garzanti, 2000). La consegna del premio, come tradizione, è avvenuta per mano di Milvia Pozzo, vedova di Carlo Palmisano, salita sul palcoscenico a lato dei componenti del comitato scientifico della Biennale Piemonte Letteratura, Giovanna Ioli, Gian Luigi Beccaria, Franco Contorbia, Guido Davico Bonino, Pietro Frassica, Giorgio Barbieri Squarotti ed Elio Gioanola. Lorenzo Mondo ha sottolineato come il riconoscimento costituisca un “doppio motivo di soddisfazione”, dovuto al prestigio degli assegnatari che lo hanno preceduto e al comitato composto da giurati e amici con i quali ha condiviso parte del suo percorso professionale. Dopo la premiazione la serata è proseguita con la performance dell’attrice Laura Bombonato, che ha dato lettura di spezzoni tratti da “Inventario” di Gina Lagorio e il concerto a cura del conservatorio Vivaldi di Alessandria con Stefania Del santo (soprano), Simona Zambruno (soprano), Beyon Heej (pianoforte), a cura del direttore del conservatorio, Angela Colombo, e terminata con la proiezione di “Gina Lagorio, il piacere della scrittura”, documentario con intervista alla scrittrice, girato nel 1999 e prodotto da Antonio e Pupi Avati. Nella giornata di sabato invece il teatro ha ospitato il Convegno “Gina Lagorio – Respirare Piemonte” promosso sempre dalla Fondazione Carlo Palmisano - Biennale Piemonte e Letteratura.