Sorto in epoca medievale come ultima difesa del marchesato di Monferrato, fu infeudato dai Paleologi alla nobile famiglia degli Scazzosi, originari di Biandrate, che diedero il nome al comune, poi cambiato nel 1937 con un regio decreto in Castelletto Monferrato. Alla periferia del paese, verso San Salvatore, di fronte al cimitero sorge Villa Pona, sede del quartier generale di Vittorio Emanuele II nei primi giorni di maggio 1859 nella seconda guerra d’indipendenza (oggetto del “Viaggio d’autore” pubblicato il 10 aprile 2009). Dal viale Rimembranza raggiungiamo in centro il monumento ai Caduti della Grande Guerra, in piazza Astori, davanti al vecchio palazzo municipale poi dedicato alle scuole. E’ formato da un basamento in granito che sorregge la statua di un soldato in cemento.
Nella parte anteriore una corona di alloro racchiude lo stemma del Comune. Sotto, su una lapide in marmo decorata con foglie d’alloro si legge questa iscrizione dedicatoria: “NEL CUORE DEL POPOLO VIVONO IMMORTALI / I NOMI DEI SUOI FIGLI CADUTI PERCHE’ LA / PATRIA, FRANCA NEI SUOI CONFINI / ASCENDA NEI SECOLI VERSO LE METE E / LE GLORIE DELLA CIVILTA’ 1918”. Questo l’elenco dei 19 Caduti: Milanese Carlo; Trincheri Giuseppe; Renzi Eugenio; Giarona Giovanni; Mazzolo Carlo; Iberti Giuseppe; Balossino Giovanni; Visconti Ernesto; Nano’ Mario; Aceto Siro; Amisano Giovanni; Torra Giovanni; Prevignano Agostino; Maestri Giovanni; Cervetti Giovanni; Cima Enrico; Raiteri Luigi; Cavalli Domenico e Raiteri Giuseppe.