Sull’agrifotovoltaico rinvio novanta giorni

Le richieste di enti e Comuni alla società

di Massimo Iaretti

Si è tenuta giovedì scorso in Provincia ad Alessandria la Conferenza dei servizi per la richiesta di installazione di un impianto agrifotovoltaico nella frazione Sanico in territorio del Comune di Alfiano Natta.

L’organismo non ha preso una decisione, rinviando di novanta giorni affinché la società richiedente possa rispondere a tutti i questi e le richieste di integrazione che sono state avanzate dai diversi intervenuti, tra i quali anche il Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato e la Provincia di Asti che ha inviato una memoria scritta.

Presenti anche i tre Comuni del nostro Comprensorio coinvolti, in diversa misura, nel progetto, due della provincia astigiana, Calliano e Penango, e uno di quella alessandrina, Alfiano Natta.

Il no secco di Penango

Il sindaco di Calliano, Paolo Belluardo, ha evidenziato che il suo Comune è interessato soltanto dal passaggio di elettrodotto e sottolineato che qualora venissero avviate azioni di ripristino delle strade interessati, non potrebbe evidenziare un diniego, ma ha espresso un giudizio negativo nel merito soprattutto sotto l’aspetto dell’integrità paesaggistica.

Da parte del Comune di Penango, invece, è arrivata una relazione scritta che evidenzia tutta la contrarietà all’insediamento.

Ancora più netta è stata la posizione di Alfiano Natta che, per bocca del sindaco Marco Pavese ha dapprima chiesto il rigetto della domanda in quanto la società richiedente mancherebbe dei requisiti soggettivi non essendovi nessun imprenditore agricolo al suo interno.

Manca relazione agronomica

A questo elemento Pavese ha poi aggiunto, a rafforzamento di quanto contenuto nella relazione inviata qualche giorno prima alla Provincia di Alessandria, altri due fattori negativi: uno è la mancanza di una relazione agronomica che descriva l’impatto sugli aspetti agricoli, l’altro legato al fatto che il piano regolatore indica come ‘fragile’ parte della zona interessata. Alla seduta come osservatori hanno partecipato anche due esponenti del comitato nato contro l’insediamento dell’impianto, comitato che ha collaborato attivamente con l’amministrazione comunale alfianese.