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In Monferrato
Popillia: è allarme! In serio pericolo viti, mais, nocciole, orti
Il coleottero sta distruggendo le coltivazioni

I danni che sta producendo la Popillia Japonica si stanno aggravando di giorno in giorno. Il coleottero è in grado di compiere danni immensi a tutte le specie vegetali, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti, alle colture orticole di pieno campo. E, oltre all’area di pianura, anche la collina sta entrando in uno situazione di grande sofferenza. I rischi maggiori li corrono il mais, il pesco, il melo, la vite, il nocciolo e la soia. Coldirett lancia un forte grido d’allarme e chiede un tavolo urgente di consultazione. La Popillia Japonica è in forte espansione soprattutto nelle province di Novara, Vercelli, Torino ma anche Alessandria.
Per contrastarne la diffusione è in corso il collocamento a livello regionale di 3.000 trappole “attract and kill”, con forma a ombrello con una rete impregnata di insetticida, che attirano il coleottero con esche specifiche e lo eliminano. Le trappole hanno un cartello informativo ed è importante non spostarle o distruggerle. In alcune aree sono presenti trappole per il monitoraggio settimanale per valutare la popolazione del coleottero. È sufficiente una manciata di giorni per radere al suolo migliaia di metri quadrati di colture. La Popillia è, infatti, considerata tra gli organismi più nocivi e, per questo, è fondamentale tenerla sotto controllo. Questo coleottero è molto vorace e, nelle nostre zone, non ha predatori naturali, così si riproduce a dismisura, infestando giardini e orti e distruggendo piante da frutto e ornamentali. In questo periodo, infatti, sta deponendo le uova, se non si interviene in maniera concreta e veloce il prossimo anno il danno sarà decisamente ingente, molto più di quello attuale: le azioni di contenimento delle popolazioni degli adulti dell’insetto devono essere volte a impedire l’accoppiamento, la riproduzione e la diffusione.
«Si stanno attuando specifiche misure fitosanitarie di prevenzione e di lotta per evitare la continua diffusione, ma quest’anno le infestazioni sono aumentate in maniera esponenziale con danni insostenibili alle colture che si vanno a sommare a quelli provocati dalla siccità ed alle difficoltà che gli imprenditori stanno vivendo a causa del conflitto ucraino. Serve un impegno ancora più serrato per evitare di perdere i raccolti: per questo chiediamo, con urgenza, che la Regione convochi uno specifico tavolo – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - La Popillia Japonica è solo l’ultimo degli insetti alieni che minacciano la biodiversità del territorio».
Purtroppo, dalla Drosophila suzukii alla cimice asiatica negli ultimi dieci anni si è assistito ad una vera e propria esplosione di specie straniere che si diffondono nei nostri territori perché non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d’origine. Di fronte a questo fenomeno sono strategiche la prevenzione, le segnalazioni degli agricoltori e l’intervento tempestivo dei servizi fitosanitari. Insieme al cambiamento climatico, sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea, con frontiere colabrodo che lasciano passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. «Risultato di una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici in Europa senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati».
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