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Incorporazione per fusione
La nuova Confederazione italiana agricoltori Alessandria - Asti
Alessandria e Asti unite nel nome della Cia. Dopo il via libera delle due assemblee provinciali, il 3 febbraio 2025 nascerà, dalla fusione per incorporazione, la nuova Confederazione italiana agricoltori Alessandria - Asti.
Le due realtà associative arrivano alla futura con assetti, dipendenti e conti diversi fra loro. Sul piano strettamente economico, come risulta dai dati di bilancio pubblicati sul sito della Cia di Alessandria che contiene anche quelli astigiani, quella alessandrina presenta un risultato positivo, mentre l’astigiana è in perdita.
«Il progetto è stato impostato da mesi» precisa Cinzia Cottali, vicedirettore provinciale Cia Alessandria. Che aggiunge: «Ci sono tutti i presupposti. Abbiamo deciso di intraprendere questa strada perché le province di Alessandria e Asti sono molto simili, gli uffici zonali sono confinanti. Una fusione comporterebbe una razionalizzazione dei costi e, soprattutto, metterebbe a sistema le importanti professionalità che entrambe le associazioni hanno, tutto a favore delle nostre aziende».
Cia Alessandria nel 2024 ha incrementato i servizi alle imprese e quelli ai cittadini con il Caf Cia e il patronato Inac. Sempre quest’anno è stata inaugurata la nuova sede zonale di Acqui Terme, è stato organizzato il settore multifunzionalità per le aziende agricole ed è stato implementato il settore sicurezza. Uno dei risultati più rilevanti, sia sotto il profilo della rappresentanza, sia per quello della operatività è quello dell’ingresso di un rappresentante di Cia Alessandria alla Granaria di Milano, la piazza più importante di rilevazione prezzi dei cereali del nord Italia. I vertici Cia rilanciano «l’impegno per la tutela dell’agricoltura del territorio e - aggiungono - speriamo di vedere risultati concreti nel 2025».
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