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Presentazione

Storie di “Vitas”. Il nuovo libro di Silvia Carni

Venerdì 3 maggio, alle ore 21 all’Auditorium Santa Chiara

“Non ho vissuto invano. Storie di vitas”. Un titolo, un libro e otto esperienze di vita professionale/umana, che sono divenute prezioso assunto, esempio e stimolo di rinnovato impegno, per una società a misura d’uomo, professionale, umana e inclusiva.

Verrà presentata venerdì 3 maggio, alle ore 21 all’Auditorium Santa Chiara di via Facino Cane 31, l’ultima fatica letteraria (Edizioni della Goccia) della casalese Silvia Carni, in dialogo con Paola Todeschino e con i saluti introduttivi del giornalista Gad Lerner e del Direttore Scientifico di Vitas Daniela Degiovanni.

Cento ottantuno pagine per raccogliere le testimonianze degli operatori sanitari di Vitas Odv, arricchite da un compendio dedicato alla Sindrome del Burnout (stato di stress cronico lavoro-correlato caratterizzato dalla sensazione di completo esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali), a cura della psicoterapeuta Marilena Vettorello.

L’idea, nata nel 2022, aveva preso forma dopo l’incontro ottenuto con la Degiovanni, su grande impulso dell’allora tesoriera Silvana Banfi, alla quale è dedicato il libro stesso. Una pubblicazione che ha l’altresì scopo di trasmettere il delicato mondo delle cure palliative, del servizio domiciliare e dell’Hospice Zaccheo, attraverso i racconti di medici e di infermieri che, per 25 anni, sono stati parte integrante di Vitas. A raccontare e raccontarsi sono: Daniela Degiovanni, Anna Caramellino, Andrea Cavallero, Paola Gallea, Valerie Piot, Pinuccia Caprioglio, Franca Chiabrera e Paola Ballarino; nel capitolo conclusivo gli stessi operatori sanitari tirano le somme e spiegano come si sono difesi dalla sindrome Burnout. Ad impreziosire ogni capitolo, poi, un aforisma che, partendo da una parola chiave, sintetizza le peculiarità di ognuno di loro.

Ripercorrendo la storia di un servizio pionieristico, che trova gli albori proprio a Casale Monferrato, la Carni approfondisce il coraggioso cammino professionale-umano degli operatori coinvolti e lo fa esprimendo appieno la sua sensibilità verso l’animo umano e il sociale, nelle diverse declinazioni e sfumature.

In copertina, un’immagine simbolicamente evocativa i protagonisti dei racconti che, a riposo in quanto quiescenti, sono adagiati nel cuore di un fiore, metaforicamente rappresentativo la bellezza del loro operato e il profumo della nobiltà che li ha animati.

Il libro, fresco di stampa e con una tiratura di 120 copie, verrà presentato per la prima volta venerdì sera. Il ricavato dalla vendita del libro andrà al sostegno delle attività di Vitas.


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Michele Castagnone

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