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Comunità ebraica

La Festa di Chanukkah con la nuova lampada di Sassolino

Domenica 18 dicembre presentazione e accensione dei primo lume

Lampada 2022. Creata da Arcangelo Sassolino (foto Pamela Randon)

Domenica 18 dicembre si celebra uno dei momenti più attesi dell’anno per la Comunità Ebraica di Casale Monferrato: è, infatti, il primo giorno di Chanukkah, una delle feste più importanti della tradizione ebraica, ricorrenza che in vicolo Salomone Olper è capace di radunare amici di ogni confessione e da ogni luogo: «La gioia è quella di ritrovarsi insieme per celebrare un messaggio di speranza e amicizia, ma non solo, perché a Casale Monferrato la festa esprime, da oltre 20 anni, un peculiare mix tra arte e spiritualità che fa di questo evento qualcosa di unico in Italia». 

A Casale il significato è declinato in due modi: il primo è spirituale, perché nel nome della lotta all’oscurità vengono invitati in Comunità i rappresentanti di tutte le fedi presenti sul territorio. Non sono mai mancate delegazioni della Diocesi di Casale, delle Comunità Islamiche, ma anche Cristiani Ortodossi, Avventisti e persino Buddisti. Il secondo significato è culturale: fin dai primi anni ‘90 la Comunità, grazie a Elio Carmi, Emanuele Luzzati, Antonio Recalcati, Paolo Levi e Aldo Mondino, ha cominciato una straordinaria collezione di Chanukkiot che i più grandi artisti internazionali hanno prodotto appositamente e donato alla Fondazione Casale Ebraica ETS che gestisce oggi l’attività del Museo dei Lumi. Oltre 250 pezzi esposti a rotazione nei locali dell’antico forno delle azzime a cui si aggiunge, ogni anno, una nuova opera accompagnata da una mostra personale dell’artista che l’ha realizzata.

Instabile come la speranza

Quest’anno le celebrazioni della Chanukkah casalese prenderanno il via alle 16 di domenica 18 dicembre proprio da questo incontro. L’artista scelto per la nuova opera è Arcangelo Sassolino: un artista conosciuto in tutto il mondo. Sassolino spiega così le motivazioni che lo hanno portato a collaborare con il Museo dei Lumi: «La prima ragione è che sicuramente sono molto legato alla comunità ebraica. Sin dalla mia formazione a New York, il contatto con questa comunità è sempre stato portatore di incontri importanti, felici e che in alcuni casi hanno contribuito a dare una svolta radicale al mio percorso. Sono legami che a distanza di tanti anni sono ancora in atto. La seconda ragione è l’amicizia che mi lega a Elio Carmi. Quando mi ha invitato a Casale di Monferrato a partecipare a questo progetto ne sono stato particolarmente onorato». Da qui si arriva alla mostra “Instabile come la speranza” che si apre in Sala Carmi dove saranno esposte opere scelte per la relazione simbolica e metaforica con il contesto “Anche sì anche no” e “Pressione come forma”. 

La nuova lampada 

Nel cuore di questa poetica anche la nuova Chanukkiah per il Museo dei Lumi che promette veramente di sorprendere già dalle dimensioni: quasi 2 metri di altezza, per 9 canne in acciaio che arderanno di vere fiamme alimentate a gas. 

Omaggio a Recalcati

Per l’occasione il percorso del Museo dei Lumi, nell’ipogeo del forno delle azzime, verrà riallestito con altre opere della collezione, mentre in Sinagoga verranno esposte tre lampade donate nel corso degli anni da Antonio Recalcati, un modo per ricordare e onorare uno dei fondatori del Museo scomparso pochi giorni fa.

Infine, alle 17 nel Cortile delle Api, l’aspetto religioso della festa di Chanukkah: l’accensione del Primo Lume con le autorità civili e religiose del territorio chiamate materialmente a compiere il gesto. Per l’occasione non mancano mai neanche i bambini, che si divertono sempre ad accendere tutte le lampade sparse per il cortile in un grande collettivo momento di gioia. L’ingresso alle manifestazioni è libero. La mostra “instabile come la speranza” sarà visitabile fino al 22 gennaio. Per informazioni 0142 71807.


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Carlotta Prete

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