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Le raccolte firme? Non sono uno sport

Egregio direttore, sempre più spesso e più numerosi, i cittadini si uniscono per rivendicare presso le istituzioni pubbliche, il rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione o dalle Leggi, che purtroppo di frequente vengono disattesi, sottovalutati o negati. Le petizioni collettive, sono a volte l’unico mezzo per mettere democraticamente in atto una reazione ai soprusi, purtroppo in alcuni casi hanno il sapore di ultimo tentativo prima di soccombere, in altri hanno un valore enorme. Basta rivolgere un minimo di attenzione alle recenti vicende di Casale Monferrato, per capire quanto peso abbiano avuto le molteplici manifestazioni della volontà popolare, sulle scelte relative al processo Eternit. Dispiace che le raccolte di firme, con le loro varie finalità a volte drammatiche, possano alimentare l’ ironia del sindaco di Trino, che pubblicamente le definisce uno sport ultimamente di moda, per noi  invece un modo per informare la cittadinanza e le organizzazioni sociali e sindacali in merito alle esigenze fondamentali di vita delle persone non autosufficienti e ai diritti sanciti dai Lea. La Fondazione promozione sociale onlus e,  un nutrito gruppo di organizzazioni costituitisi in un apposito Comitato, ha avviato nel 2011, in numerose città (Bologna, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino, ecc…) una Petizione popolare nazionale per il finanziamento dei Lea, (Livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio-sanitaria) : assegni di cura, centri diurni, ricoveri in convenzione con le Asl, quando non è possibile rimanere a casa propria ecc… La petizione, che si concluderà il 31 dicembre 2012, ha lo scopo di sollecitare il Parlamento perché siano garantite le risorse economiche alle Regioni, affinchè le Asl ed i Comuni assicurino le prestazioni indispensabili agli anziani colpiti da patologie croniche e da non autosufficienza, compresi i malati Alzheimer, ai malati psichiatrici gravi, alle persone con handicap intellettivo gravemente invalidante e con limitata o nulla autonomia. Anche il Ministro della sanità Renato Balduzzi, ha riconosciuto nell’intervista televisiva rilasciata a LA7 “Otto e mezzo” del 23 novembre scorso, che i diritti sanciti dai Lea, sono costituzionalmente garantiti. Ricordiamo che le prestazioni socio-sanitarie sono già diritti esigibili, che il cittadino può richiedere con il semplice invio di tre lettere raccomandate. I facsimili sono scaricabili dal sito www.fondazionepromozionesociale.it 10124 Torino Via Artisti 36 tel. 0118124469 fax 0118122595, e-mail info@fondazionepromozionesociale.it, per collaborare alla raccolta delle firme o per ottenere adesioni di personalità e di organizzazioni pubbliche, ( Consigli comunali, Enti gestori delle attività socio-assistenziali, ecc..) e private. Il Gruppo senza Sede, che sabato 1° ottobre 2011 a Crescentino, aveva già iniziato la raccolta firme per tale petizione, la sta organizzando per la prossima primavera a Trino e darà notizia alla stampa, sulle date e sulla postazione.   Grazie per l’attenzione, cordiali saluti.

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Michele Castagnone

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