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A Pontestura

Labanof tredicesima edizione: un successo!

Si è concluso il campus diretto da Cristina Cattaneo

Hanno lavorato sodo per una settimana su reperti scheletrici ed ossei dalle più svariate provenienze. E alla fine hanno “restituito” il lavoro di gruppo che hanno effettuato con impegno in un’esperienza davvero unica nel suo genere. Sabato mattina, il Teatro Giuseppe Verdi di Pontestura è stato al centro delle esposizioni dei lavori di ricerca fatti dai partecipanti al campus del Labanof - Laboratorio di antropologia e odontoiatria forense dell’Università di Milano, diretto da Cristina Cattaneo che è anche titolare della cattedra di Medicina legale dell’ateneo meneghino. L’evento si tiene dal 2012 ed è stato fortemente voluto dalla dottoressa Cattaneo che di Pontestura è originaria e qui ritorna ogniqualvolta può quando i suoi numerosi impegni glielo consentono. 

Nel corso della mattinata i sei gruppi hanno così illustrato le risultanze del loro lavoro su reperti ‘recenti’ risalenti a circa un centinaio d’anni, meno recenti, sino a mille anni, e frammisti perché magari intaccati dalle fiamme o frutto di sepolture comuni, chiudendo in questo modo una esperienza che li ha visti arrivare da tutta Italia e anche dall’estero, Gran Bretagna ed Australia, per non parlare del mitico professor Robert Mann, proveniente dalla Hawaii.

La tredicesima edizione del campus, che non si è fermato neanche negli anni dell’emergenza sanitaria, 2020 e 2021, quando venne effettuato a distanza in via telematica, ha avuto pertanto un buon successo sottolineato dalla partecipazione di medici legali, archeologi, biologi, naturalisti, laureati in valorizzazione del patrimonio culturale, studenti o già inseriti nel mondo del lavoro, che hanno potuto in questo modo maturare una notevole esperienza ‘sul campo’ direttamente a contatto con i reperti, proponendola poi alla platea dei partecipanti alla mattinata di sabato. Molti i giovani che hanno preso parte all’evento e, in grande parte, anche donne.

La settimana ha avuto anche un momento di conoscenza del territorio con la visita alla chiesa di Sant’Agata e al Museo Colombotto Rosso, mercoledì sera, valorizzando in questo modo due delle ricchezza artistiche e storiche di Pontestura. «Certamente questo è un momento importante che fa conoscere il nostro paese e le sue peculiarità non soltanto in Italia ma in tutto il mondo. Ed è un modo per svilupparne sia la cultura ed il turismo, grazie all’iniziativa che la dottoressa Cattaneo porta avanti ormai da molti anni», commenta il sindaco Matteo Benetazzo.


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Paolo Pensa

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