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Patrimonio immobiliare

La caserma dei Vigili del Fuoco va all’asta: il Comune pensa all’acquisto

La Provincia, proprietaria dell'edificio, ha fissato una base di gara di 200mila euro

La caserma dei Vigili del Fuoco va all’asta e il Comune parrebbe essere interessato al suo acquisto. L’immobile di viale San Martino, sede del distaccamento casalese, è di proprietà della Provincia (che ha anche messo un’inserzione sul popolare sito immobiliare.it) che ha indetto un’asta, fissata oggi, lunedì, con un prezzo a base di gara di 200mila euro.

Il contratto di locazione con il Ministero dell’Interno per ospitare la caserma dei Vigili del Fuoco, di quasi 20mila euro annui, scadrà nel 2023 con previsione di rinnovo tacito per ulteriori sei anni salvo disdetta almeno 12 mesi prima della scadenza. Le offerte dovevano essere presentate, in plico sigillato, controfirmato sui lembi di chiusura, entro e non oltre le ore 12.30 di venerdì scorso, al Servizio Archivio e Protocollo della Provincia di Alessandria.

Il Comune, dunque, è interessato a quell’immobile? Sì. La conferma ci arriva direttamente dall’assessore all’Urbanistica Vito De Luca: «Quando un edificio viene messo in vendita non si può escludere che possa essere acquistato da un privato. In questo caso, quell’immobile è opportuno che sia in mano all’ente pubblico e vi rimanga. Non possiamo rischiare di trovarci in una condizione per cui i Vigili del Fuoco si trovino nelle condizioni di dover cercare un’altra sede e, men che meno, che Casale perda il distaccamento. La collettività casalese non può rischiare: per questo, il Comune guarda assolutamente con interesse a quell’immobile». L’assessore De Luca ci spiega anche che sono in corso alcune trattative con la Provincia per acquisire il bene nel più breve tempo possibile.

Sulla questione di una potenziale acquisizione della caserma da parte del Comune, il consigliere di minoranza Giorgio Demezzi (Ritrovare Casale) nota: «Sono già stati annunciati dal sindaco importanti e costosi progetti: intervento al Trevigi per accogliere il Foral (circa 200mila euro), che dovrebbe lasciare la Baronino (chissà quando...) ai Carabinieri, per i quali il Comune aveva pensato di stanziare 100mila euro quale contributo per il trasferimento; l’acquisizione di Santa Croce; piazza Venezia, ex mercato ortofrutticolo. E neanche possiamo dimenticare le scuole superiori casalesi (certo in collaborazione con la Provincia, che per ora ha scarse risorse), che già ora al Balbo e poi anche negli altri plessi nei prossimi anni, vedranno lavori antisismici, che priveranno gli istituti di parecchie classi: occorrerebbe individuare spazi, come l’ex Istituto Alberghiero, ad esempio, per ospitare queste classi cogliendo anche l’occasione per mettere a disposizione dei nostri giovani luoghi di ritrovo adeguati, di cui oggi la nostra città è priva. Però, su tutto questo, sarebbe utile coinvolgere il Consiglio comunale: si tratta di decisioni e investimenti di massima importanza anche per il futuro della nostra città».


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