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“Insieme si può educare alla gentilezza”
Poche ma condivise regole per l’uso di telefonini e social
Due conferenze sull’abuso degli smartphone
Doppio appuntamento, martedì e mercoledì, nell’aula magna dell’Istituto Sobrero, per i due incontri incentrati sull’uso dell’utilizzo smodato dei social e degli apparecchi cellulari tra i giovani organizzati dal neonato gruppo “Insieme si può educare alla gentilezza”.
“Smartphone: voce del verbo educare - Noi, i ragazzi, le regole che servono” e “Tu sei più smart del tuo Iphone - Come diventare protagonisti della propria vita online” hanno visto la partecipazione della prof. Stefania Garassini, giornalista e docente universitaria a Milano, che ha spiegato le ragioni per le quali sarebbe meglio procrastinare la concessione di smartphone ai ragazzi: perché è come una Ferrari a un neopatentato che crea dipendenza. Per questo, ha detto la specialista, sono opportune regole valide per tutta la famiglia: niente schermi in camera da letto, ma solo nei luoghi pubblici della casa come la cucina o il soggiorno, niente telefono a tavola e niente social al di sotto dei 13 anni.
Scopi del gruppo
Il 18 marzo scorso è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra alcuni sodalizi: Fondazione Monferrato Live Experience Ets, Associazione Nuove Frontiere, Associazione Nazionale Alpini sezione di Casale, Associazione Paolo Ferraris, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale della Diocesi di Casale Monferrato, Comitato Casale Monferrato Capitale della Doc. Scopo è valorizzare la persona, indirizzare e accrescere i valori che regolano la società, quali cultura, storia, recupero e crescita della sensibilità civica e sociale.A titolo personale fanno parte del gruppo anche Enrico Bruschi, Giovanni Bellistri, Marco Marinone, Assunta Prato, Edda Gastaldi, Mariuccia Merlo.
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