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Al “Maria Cristina”
Forti, passionali, lavoratrici: sono le donne monferrine
L’incontro con Annita Dellavalle, curatrice dei “Profili” del nostro giornale
Venerdì 17 maggio, presso l’Istituto Mazzone, il convegno di Casale “Maria Cristina di Savoia“, ha ospitato la dottoressa Annita Dellavalle che ha nell’occasione tracciato un profilo della donna monferrina. Il suo intervento è stato preceduto dalla declamazione della lirica “Donna monferrina” del poeta piemontese Lorenzo Magrassi.
«Il volto solcato da rughe di vento, /silenzi e tempeste…/un timido riso/all’angolo della bocca/e bontà di luce schietta negli occhi./le spalle/incurvate negli anni,/pesavano anni di fatica,/antichi sogni/e rassegnazione./Stagioni passate tra i filari/ sollecita a portare verderame;/E la sera,/china a cucinare,/ mani ferite e cuore addormentato/ ombra fra le ombre lunghe del focolare./ sempre silenziosa/ per saggio riserbo contadino/ e respiro calmo, leggero/ come carezza di vento../… Scomparsa ormai/ assieme alle scintille del camino/ ma brace viva di ricordo/ per chi ti ha conosciuto,/ donna monferrina!».
Chiaramente viviamo altri tempi, ma le nostre radici ci hanno donato quei valori inestimabili di forza e determinazione che da sempre hanno caratterizzato la donna monferrina.
Donne quindi che sanno ricoprire ruoli importanti nel lavoro, pur non dimenticando i loro impegni matrimoniali e genitoriali, donne che riescono a portare conforto a chi soffre, donne creative che amano la vita, che amano il loro territorio, coraggiose nell’intraprendere professioni , donne che coltivano la terra con devozione, donne artiste , musiciste, pittrici, scrittrici.
Le donne monferrine «sono forti, passionali, lavoratrici coraggiose e anche sognatrici ma soprattutto sono determinate nel non perdere di vista i loro obiettivi e nel far valere i loro ideali».
Di Donne monferrine così meritevoli la Dellavalle ne ha conosciute molte attraverso la i “Profili monferrini” de “Il Monferrato”, rubrica che lei stessa cura insieme a Max Ramezzana.
Alcune donne monferrine sono state ospiti dell’incontro. La conduttrice le ha intervistate e nella loro testimonianza hanno messo a disposizione competenze umane e professionali: Romano Bussola Giuliana ha illustrato il suo percorso da studiosa di filosofia ed estetica morale a critica d’arte e curatrice di mostre e docente di arte a Casale all’Unitre; Maura Maffei ha rievocato dolci e significativi momenti di vita familiare a Montemagno ma anche ha valorizzato la sua passione per la scrittura; Paola Budel ha donato una testimonianza altamente umana come responsabile delle cure palliative presso Hospice Zaccheo, impegno vissuto con dedizione amorevole; Elena Caprioglio, monferrina dalle molteplici sfaccettature, ha raccontato di sé con passione ed energia, ora ,donna di terra, coltiva e sperimenta, ma fa anche teatro e canta. E poi Michelle Roland , direttrice dell’Istituto Mazzone, da sessant’anni monferrina, che ha messo in atto sempre il motto della fondatrice Giovannina, «ogni forma di bene mi attrae», nella realizzazione del suo progetto di umanizzazione in Benin.
L’incontro è stato inframmezzato da alcuni brani musicali creati dal vivo dall’artista monferrino Silvano Garazzino: il brano “Madonna dai riccioli d’oro” ha commosso tutti i presenti.
Profili monferrini
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