La Junior Basket? Il fiore all'occhiello della città di Casale
di Paolo Pansa
Egregio Direttore, le scrivo in veste di cittadino casalese, e non solo di sportivo e tifoso della Junior Basket: faccio questa premessa per me doverosa, perché nella veste di tifoso della Junior Basket, e prima ancora di giocatore, allenatore, dirigente ho seguito questa società in Promozione e Serie D, andando in trasferta a Castellazzo Bormida o Vigliano Biellese, non solo a Siena o Milano, senza che questo mi desse assolutamente fastidio: di conseguenza non mi darebbe fastidio tornare a seguire la Junior in serie C oppure nuovamente in Promozione.
Come cittadino casalese invece mi sento di ribellarmi a quanto sta succedendo, e non certamente per criticare o colpevolizzare chi per tanti anni ci ha permesso, insieme ai suoi soci, di vivere questo sogno: la Famiglia Cerutti, che al contrario va solo ringraziata per tutto quello che ha fatto.
Voglio invece ribellarmi alla rassegnazione, alla supina accettazione, di una perdita che toglierebbe alla città quello che negli ultimi anni ha rappresentato il suo fiore all’occhiello, il suo aspetto più bello: la Junior Basket! Un nome e una maglia che hanno permesso alla città di essere conosciuta a livello nazionale e dai media non solo per la sua immane tragedia, l’amianto e le sue stragi, ma per qualcosa di bello, di gioioso, di giovane, che ci ha accostato a realtà di città come Milano, Siena, Roma o Venezia.
Un nome e una maglia che hanno raccolto amore e passione di tanti ragazzini, giovani, ma anche meno giovani che la domenica pomeriggio trovavano un momento di comunità al Palazzetto dello Sport, con l’orgoglio di essere casalesi. Suggerisco a tutti di leggere un post di una giovane ragazza casalese, Doralice Bosio, che la sera della conferenza stampa che annunciava la rinuncia alla Legadue ha inondato di amore e di dolce tristezza il suo profilo FB.
Non voglio trasformare queste righe in una tragedia, sarebbe sciocco in un momento in cui le tragedie vere purtroppo esistono e sono ben altre, e nemmeno sollevare sterili polemiche strumentali ai fini politici: desidero però utilizzare lo spazio concesso dal Suo giornale, per fare un appello a tutte quelle persone, forze imprenditoriali, istituzioni pubbliche e private, che malgrado il difficile momento economico che si sta vivendo, possono avere la forza, le risorse e la generosità per aiutare questa città, che già ha perso tante cose, dal calcio al tribunale, dall’ospedale trasformato quasi in un pronto soccorso di frontiera, all’università, a non perdere questo ultimo motivo di orgoglio monferrino, lasciandola sola con il suo vero dramma, il quale, purtroppo, non rinuncia e non sparisce. Non rassegniamoci a tutto, non cadiamo nel comodo populismo del…tanto non cambia niente….!Proviamo, anche se in extremis, a salvare il Basket a Casale, e difendere la categoria conquistata con tanti sacrifici!