Il gruppo Bobst, di cui fa parte Rotomec, nel 2010 torna in positivo

di Carlo Beltrame

Bobst Group, il potente gruppo multinazionale svizzero fornitore a livello mondiale di macchine, impianti e servizi per la stampa ai produttori di imballaggi (cartone pieghevole, cartone ondulato, materiale flessibile) di tutto il mondo. Parla, per l’esercizio 2010 (nella lettera agli azionisti del presidente Charles Gebhard e del chief executive officer Jean-Pascal Bobost), di ritorno allo sviluppo e di un più marcato miglioramento della profittabilità. In effetti le vendite del gruppo (5.121 addetti), sono risalite a 1.280,2 milioni di franchi svizzeri del 2010, contro 1.055,5 milioni del 2009. E il risultato netto del 2010 è stato pari a 49,3 milioni, contro una perdita di 175,5 milioni dell’anno precedente. Ricordiamo che il gruppo svizzero era sbarcato a San Giorgio nel 2004, quando aveva acquisito dai finlandesi di Metso tutto il loro settore del converting (stampa di materiali flessibili per imballaggio), che comprendeva anche Rotomec (nella foto). Poi nel 2006 aveva integrato in Bobst Group Italia tutte le presenze italiane del gruppo, e cioè Rotomec, Schiavi e Bobst Italia, ma con Rotomec e Schiavi che hanno mantenuto il loro “brand name”, il loro marchio. Sono stati anzi ricordati con entusiasmo e visite dei principali clienti a San Giorgio (dove c’è stato il lancio della nuova macchina RS4003MP HS) i 50 anni di vita di Rotomec. L’uomo anche di San Giorgio del gruppo è il francese Erik Bothorel, che fa parte del Group Executive Committee. Il network globale del gruppo, veramente multinazionale, interessa più di cinquanta paesi. Solo i siti produttivi hanno presenze in otto Paesi: Svizzera, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Brasile, Cina e India. E poi abbiamo i siti di rappresentanza e di aziende di servizi anche, tra gli altri Paesi, negli USA, nella Repubblica Ceca, in Danimarca, in Polonia, in Spagna, in Ucraina, in Messico, in Indonesia, in Giappone, in Corea , in Tailandia e in Tunisia.