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Il Consiglio comunale di Casale: "La sentenza Eternit è un fallimento del sistema giudiziario"

La sentenza Eternit è un fallimento del sistema giudiziario. È uno dei passaggi del documento approvato ieri sera dal Consiglio comunale di Casale che - oltre a stigmatizzare l’atto mancato dei giudici della Cassazione nella loro funzione di amministratori della giustizia reale e non di sterili ermeneuti del diritto - avanza anche richieste concrete. Ecco il testo del documento approvato all'unanimità dal Consiglio comunale. In fondo al documento i link con gli interventi dei consiglieri comunali DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: MAXI PROCESSO ETERNIT – INDIRIZZI A SEGUITO DELLA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE PRONUNCIATA IN DATA 19 NOVEMBRE 2014 IL CONSIGLIO COMUNALE Considerato che: - la sentenza della Corte di Cassazione che conclude il processo Eternit rappresenta un fallimento del sistema giudiziario e dell’intero Paese nel garantire il diritto alla salute e il rispetto della vita umana. Un fallimento che, al di là delle implicazioni etiche, rischia di avere conseguenze gravissime innanzitutto sulla capacità di sostenere le famiglie delle vittime e di bonificare il territorio, per ridurre il rischio mesotelioma per le nuove generazioni; - gli effetti di questa sconfitta rischiano di travolgere la certezza del diritto nella tutela dei cittadini e delle comunità locali rispetto a condotte criminose che portano all’inquinamento del territorio e a disastri ambientali; questo compromette una battaglia di dimensione globale che, grazie a una mobilitazione civica senza precedenti, ha trovato in Casale Monferrato un centro propulsivo capace di aggregare esperienze e campagne realizzate in Italia e nei diversi Paesi contaminati, mettendo in rete competenze, proposte e buone pratiche sul piano legale, sanitario e ambientale; - il Governo italiano ha saputo mostrare negli scorsi mesi l' attenzione per l’emergenza amianto a Casale Monferrato e, più in generale, per il problema delle bonifiche dei siti contaminati. Si ritiene che, di fronte alla costernata indignazione che ha unito il Paese dopo il fallimento del nostro sistema giudiziario in questo processo epocale, il Governo sarà al fianco della Città di Casale per fare in modo che questa sentenza non aggravi il disagio delle famiglie delle vittime, non rallenti il lavoro di bonifica e ricerca biomedica e non cancelli la rete di energie civiche, sociali, scientifiche e imprenditoriali che si è sviluppata intorno alla tragedia dell’amianto; Ritenuto che Governo e Parlamento siano chiamati a cogliere questa occasione così tristemente unica per mettere mano ad alcuni aspetti della normativa processuale e ambientale che oggi ostacolano il corretto funzionamento della giustizia in questo settore. Valutata l'opportunità di formulare indirizzi in merito ; Visto l’art. 49 1° comma D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000 e ritenuto non doversi sottoporre il provvedimento in esame ad alcun parere, trattandosi di mero atto di indirizzi; Tutto ciò premesso D E L I B E R A 1. di impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale a proseguire nell'attività di lotta all'amianto secondo i seguenti indirizzi: a) verificare, esaminare ed attuare, laddove possibile, ogni iniziativa giudiziale utile a garantire il riconoscimento dei danni subiti dalla collettività casalese nell'ambito del procedimento c.d. "Eternit bis" o in qualsiasi altra sede preposta; b) promuovere a livello internazionale l'adozione di una specifica normativa che consenta la messa al bando dell'amianto in ogni parte del mondo. c) chiedere al Governo e per Suo tramite, al Parlamento per quanto di competenza, di attivarsi per: sostenere i cittadini di Casale Monferrato, parti civile costituite, che nel corso del procedimento penale appena conclusosi hanno rifiutato le proposte transattive avanzate dalle parti imputate, rendendo loro accessibile l'utilizzo del Fondo Vittime Amianto attualmente riservato esclusivamente ai lavoratori dell'Eternit; garantire la copertura economica e la tempestività della bonifica attraverso l'adozione di un Piano pluriennale che preveda lo stanziamento di circa 60.000.000,00 di Euro, oggi occorrenti per la quantità di amianto rilevata e da bonificare; garantire l’esenzione dal patto di stabilità per l’intera cifra necessaria a completare le bonifiche e per il tempo occorrente; sotto il profilo giuridico, introdurre il reato di disastro ambientale quale fattispecie autonoma di delitto, riformare l'ordinamento processuale e la disciplina della prescrizione, verificare l’impatto del D.Lgs 152/2006 e della normativa che regola l’applicazione del principio “chi inquina paga”, trovando soluzioni adeguate per regolare i rapporti tra pubbliche amministrazioni impegnate a ridurre o eliminare le minacce per la salute delle comunità locali e i proprietari (anche e soprattutto incolpevoli) di edifici o aree da bonificare, rendendo obbligatoria la rimozione dell'inquinamento e prevedendo maggiori incentivi a supporto dei costi di intervento; restituire il Tribunale di Casale Monferrato quale presidio di tutela giurisdizionale dei Cittadini di Casale Monferrato, luogo simbolo della lotta all'amianto, al fine di garantire una maggiore tutela giudiziaria, permettendo la celebrazione in loco delle numerossissime future azioni civili per risarcimento danni, ovvero creare una sezione distaccata del Tribunale di Vercelli. Prevedere un'esenzione di legge del versamento del contributo unificato per le cause di risarcimento danni nei confronti della proprietà Eternit o delle società ad essa correlate, al fine di evitare l'ulteriore balzello richiesto dallo Stato per ottenere giustizia; sostenere il presidio ospedaliero di Casale Monferrato come ospedale di 1° livello ed in particolare l'Unità Funzionale Interaziendale ASL AL – ASO di ricerca clinica, il reparto di Oncologia ed il laboratorio casalese per la preparazione dei farmaci antitumorali; sostenere la ricerca scientifica, epidemiologica, ambientale, biologica, genetica e clinica; includere la Città Casale Monferrato in un cluster nazionale di progetti relativi a situazioni di particolare rilevanza e priorità su cui mobilitare fondi della Banca Europea per gli Investimenti nei prossimi tre anni; costruire insieme con la Regione Piemonte un progetto da promuovere con i Fondi Strutturali 2014-2020, anche sperimentale, che individui risorse anche per Casale Monferrato, sebbene città intermedia e non area metropolitana. Le direttrici su cui sviluppare gli interventi sono l'agenda digitale, il credito d'imposta per i lavoratori svantaggiati, la formazione riformata, mobilità (ripristino della rete ferroviaria) competitività d'impresa e sviluppo delle aree di attrazione culturale e turistica (Monferrato patrimonio dell'Unesco); 2. di trasmettere copia del presente provvedimento ai Parlamentari locali

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Carlotta Prete

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