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Fiera regionale a Cella Monte

Il gran ritorno del tartufo bianco in Valle Ghenza

Tre giorni di appuntamenti dal 4 al 6 novembre

La presentazione della fiera regionale del tartufo bianco a Cella Monte

Gran ritorno della Fiera regionale del Tartufo Bianco in Valle Ghenza a Cella Monte il prossimo fine settimana, con ben tre date a calendario da venerdì 4 a domenica 6 novembre. Sfidando tutte le difficoltà in termini di tempo e di risorse umane, il sindaco Maurizio Deevasis, insieme all’assessore Simone Coppo e al team consigliare, ha messo a punto un programma rinfrescato nei contenuti e nelle collaborazioni per un’avvincente tre giorni all’insegna della tavola, dell’outdoor, della cultura tartuficola ed enoica e del divertimento, andando ad intercettare gli interessi più svariati e a coprire le attese di più generazioni. Protagonista assoluto resta il Tuber Magnatum Pico, ovvero, il Tartufo Bianco Pregiato o Tartufo Bianco d’Alba attorno al quale ruoterà l’intera Fiera che, consolidatasi nel tempo, ambisce ora al titolo di Nazionale. 

Si parte venerdì 4 novembre alle ore 20 con la conviviale a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato presso il padiglione in regione Sardegna/viale Cipriano 6 e si prosegue con la musica Dj Set con Fotosintesi (ore 22,30.) Per sabato 5 novembre un ricco programma/experience così articolato: alle ore 9, trekking con la guida escursionistica Luca Manzan (11 chilometri con +285 metri di dislivello per un tempo di percorrenza di 4 ore); ore 9 e ore 11, tour e-bike o quad con Monfernot (25/30 km); ore 10,30 Conferenza “Tartuficoltura: strategie di difesa del prodotto e valorizzazione del territorio” presso Palazzo Volta, sede della Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni a cura di Emanuele Rendo dell’Associazione Tartufai Valle Ghenza, del naturalista e tecnico in teartuficoltura Edmondo Bonelli e del vivaista Perfilippo Negro con moderazione di Mario Palenzona; ore 12, pranzo del tartufo; ore 14,30 cerca guidata del tartufo con trifolau dell’Associazione tartufai della Valle Ghenza; ore 17, degustazione vini “Quanc’ani c’ha l’ha?”  in collaborazione con Enoteca degli Infernot (nel concentrico presso l’Enoteca); ore 20, cena del tartufo e Dj Set con Jazz:Re:Found.

Si bissa domenica 6 novembre: ore 9, trekking; ore 9 e ore 11, tour in e-bike o quad; ore 11 premiazione dei tartufi presso il palatenda (tre premi per esemplari singoli e tre per i gruppi); ore 12 pranzo del tartufo; ore 15, visita alla tartufaia e percorso dei tartufai con Associazione tartufai della Valle Ghenza; ore 20 cena del tartufo. Escursioni con partenza da regione Sardegna. Menu alla carta: lingua con bagnetto verde, battuta di Fassona con tartufo bianco/nero, flan di peperoni con bagna cauda, robiola di Cocconato con tartufo bianco/nero, agnolotti al sugo d’arrosto con tartufo bianco/nero, tajarin burro e tartufo bianco/nero, tomini alla piastra con tartufo bianco/nero, uovo al tegamino con tartufo bianco/nero, polenta con salsiccia o funghi, zabaione con Krumiri, sapori d’autunno e bunet. Non occorre prenotazione. Sia sabato sia domenica animeranno il centro storico una 60ina di espositori tra enogastronomia e artigianato. Sponsor della Fiera: Fondazione CrAL, Regione Piemonte, Proloco, Mix, Cosmo, Vergano Ricambi-Accessori, Axa Assicurazioni, Tipografia La Nuova Operaia, Babette Bistrot e La Bottega Nuova di Cella Monte.

Tra le prime uscite ufficiali da neodeputato di Enzo Amich, quella di sabato scorso a Cella Monte in occasione della Conferenza di presentazione della 30ma Fiera regionale del Tartufo della Valle Ghenza, accanto al sindaco Maurizio Deevasis e all’assessore Simone Coppo. “Sono numerosi i Disegni di Legge e i provvedimenti in essere per tutelare e potenziare questa ricchezza del Basso Piemonte e del nostro Monferrato – ha detto Amich; - in questo ambito, ben vengano iniziative come questa per concorrere a mettere in luce e a valorizzare il nostro territorio e, contestualmente, turismo, cultura ed economie locali. La tartuficoltura moderna, inoltre, consente ricavi rilevanti anche in quei terreni che non offrono molte opportunità per l’agricoltura tradizionale. Infine, sono apprezzabilissime le plurime valenze del tartufo: da quelle ambientali a quelle socio-culturali, fino a quelle economiche e turistiche. Vi garantisco fin d’ora che, con me, avrete un sincero sostenitore disposto a dare voce alle vostre istanze anche in termini legislativi”. Soddisfazione da parte di Deevasis nell’apprezzare la presenza di un interlocutore territoriale ai tavoli romani, al quale va l’altresì valore aggiunto di essere stato un sindaco e, pertanto, un uomo di prima linea che ben conosce le problematiche e le difficoltà amministrative dei piccoli Comuni.


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