Nubi sul Santo Spirito. La Regione: riduzione reparti dalla IV Commissione?
di Pier Luigi Rollino
Dalla Quarta Commissione Sanità della Regione Piemonte non arrivano notizie positive per il Santo Spirito. Il futuro del nosocomio casalese non pare certo essere improntato all’ottimismo: nel documento si parla della messa a punto di «azioni di razionalizzazione coerenti con le linee guida varate per raggiungere gli obiettivi della razionalizzazione del sistema sanitario per renderlo sostenibile nel tempo mantenendo l’attuale buon livello dei servizi» ma per il momento non viene precisata la loro natura.
Voci attendibili prevedono per il Santo Spirito una drastica riduzione di reparti dopo l’annunciato taglio di primari in tutto il Piemonte.
In attesa che il progetto venga illustrato ai sindaci di ciascuna rete ospedaliera prima di dare corso alla fase esecutiva, si parla del mantenimento di pochi reparti - Medicina, Chirurgia, Ginecologia e forse Traumatologia - con tutti i riflessi negativi che cadrebbero sulla sanità monferrina.
E i primari del Santo Spirito, che fine faranno? Per alcuni di loro (i tagli programmati in tutto il Piemonte saranno più di duecento) si parla di pensionamento, altri sono stati riconfermati per due-tre anni. Giuseppe Bargero, primario della Diabetologia, non intendere andare in pensione: «Ho un contratto per altri due anni e intendo rispettarlo - commenta - anche se intendo adeguarmi alle normative che entreranno in vigore. Il 28 giugno prossimo compirò quarant’anni di servizio ma la mia intenzione è quella di continuare ancora».