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Da Kherson

Giornata dell’Infanzia: la lettera dall’Ucraina

Ci scrive il capo del progetto “Salute fisica dei bambini”

A distanza di oltre due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, non sembrano esserci spiragli per una pace con la Russia. Una pace che nessuno sembra volere, per motivi economici, politici e strategici che non stiamo ad analizzare in questo contesto. Viktor Savytskyi, ex direttore della scuola di ginnastica artistica di Kherson, capo del progetto “Salute fisica dei bambini” ha inviato una lettera al nostro giornale che pubblichiamo di seguito.

I bambini sono il miracolo più prezioso che riempie la vita degli adulti di gioia e di calore. Per i genitori i figli sono il futuro della famiglia e per ogni Paese sono il futuro della Patria. L’infanzia, su questo pianeta, dovrebbe essere felice e spensierata per ogni bambino, ma purtroppo molti di loro soffrono povertà, guerra e abusi.

Ogni anno, il 1° giugno, in circa 90 Paesi del mondo si celebra la Giornata Mondiale dell’Infanzia. In questo giorno l’attenzione principale dovrebbe essere rivolta ai bambini e in tutta l’Ucraina, prima dell’ “Operazione speciale”, si organizzavano concerti, eventi sportivi, competizioni e gite. Ora la situazione dei minorenni in Ucraina è molto pesante, specialmente per quelli che sono rimasti nei territori occupati o per quelli che si trovano nei punti caldi della guerra. Sono ormai abituati al suono delle sirene, alle esplosioni dei razzi e delle bombe, agli studi online, anche nelle stazioni della metro o nei rifugi, a patto che Internet funzioni e non manchi l’elettricità.

Ora i ragazzi che riescono a continuare a studiare nelle scuole avranno un altro problema: mancheranno i libri scolastici, perché l’esercito russo ha distrutto la tipografia di Kharchiv che produceva il 40% dei libri di testo e dei manuali scolastici.

In questo giorno vorrei porre l’attenzione su un’altra statistica: la procura minorile dello Stato Ucraino dichiara che in questa guerra sono morti 535 bambini e più di 1255 sono rimasti feriti, anche in modo grave.

La Federazione Russa ha esportato illegalmente più di 744.000 bambini e solo 386 sono riusciti a tornate a casa. I bambini deportati in Russia vengono esibiti come un trofeo, con un cinismo che non può essere ignorato. Tutti i bambini, anche i profughi di guerra, sognano di ritornare nella loro terra di nascita.

«La guerra è sempre il peggior nemico dei bambini, sia in Ucraina che in innumerevoli altri conflitti in tutto il mondo. Ogni bambino, non importa dove viva, merita di crescere in un ambiente sereno. Nessun bambino dovrebbe vivere un’infanzia avvolta nella violenza e nella paura», disse Caterina Russell, direttrice dell’ UNICEF.

Vorrei invitarvi a dedicare il 1° giugno, prima giornata dell’estate meteorologica, ai vostri figli e al ricordo di quelli anime che non sono più con noi, per colpa della crudeltà umana.


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Germana Rondano

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