Raggiungiamo Rocchetta, frazione di Pontestura, per il monumento ai sette caduti con fotografia della prima guerra mondiale (a lato i tre della seconda guerra mondiale) sulla piazzetta davanti alla chiesa settecentesca dedicata alla Purificazione della Beata Vergine Maria. Poi raggiungiamo Pontestura. Entriamo per una breve visita nella chiesa parrocchiale di Sant’Agata.
Quindi in municipio dove ci riceve il sindaco Franco Berra con cui scambiamo due parole sulla comunità, che non ha gradito il trasferimento a Cerrina della Croce Rossa... Nel frattempo, avvisato col telefonino (che prende solo vicino alla finestra) arriva il vicesindaco e assessore Gianni Pasino, impegnato con un documentarista di Ferrara, interessato a girare un documentario sul Po.
Efficientissimo Gianni Pasino ha già pronta per noi una cartellina con fotocopie dei documenti che attestano la metamorfosi del monumento ai caduti del comune, dall’inaugurazione nel 1923 alle trasformazioni successive. Interessante il bozzetto di un monumento non realizzato e la dettagliata planimetria con la precisa disposizione intorno al monumento del palco delle autorità, dei bambini dell’asilo e della scuola, dei soldati decorati e non, delle vedove e dei genitori dei caduti, dei militari in divisa, dei carabinieri e del pubblico, rigorosamente diviso tra uomini e donne.
Il 18 giugno 1941 veniva autorizzata la rimozione della statua del fante che ornava il monumento ai caduti della Grande Guerra di Pontestura.
L’operazione fu eseguita dalla ditta A. Tonoli di Milano con un rimborso di 496 lire per un totale di 124 chilogrammi di bronzo. Era stato costruito grazie alla raccolta fondi dell’apposito comitato, presieduto dal sindaco, che intendeva sciogliere “un vecchio voto di riconoscenza e d’ammirazione verso i suoi eroici figli caduti per la grandezza della Patria”, come si legge nell’invito per la cerimonia di inaugurazione che si tenne domenica 16 dicembre 1923 con una prolusione di Vincenzo Buronzo.
I lavori di adattamento del piazzale della seicentesca chiesa della Madonna delle Grazie erano stati eseguiti dai fratelli Francesco e Giovanni Serrafero per ospitare il monumento realizzato con blocchi di granito a forma di vetta di montagna con in cima la statua di un soldato con la bandiera in mano. Nella parete principale una scultura in bronzo di un bambino che tiene una ghirlanda e una donna che regge un vessillo con questa iscrizione commemorativa: “Pontestura ai suoi figli caduti per la Patria nella Grande Guerra di redenzione 1915-1918 per piombo nemico”. Alla fine dell’elenco dei caduti è raffigurato lo stemma comunale e sotto la firma di Nino Campese. In epoca successiva è stata collocata sul lato destro del monumento una lapide con i nomi e le fotografie dei caduti della seconda Guerra Mondiale.
Il monumento è delimitato da otto paracarri uniti tra loro tramite una catena. Dal secondo dopoguerra e fino al 1987 in cima al monumento rimase l’emblema della Repubblica Italiana (comunemente chiamato Stellone), con la stella e la corona, poi sostituito dalla statua del fante che si vede oggi. Da ricordare a fianco della chiesa di San Giacomo il monumento agli Alpini.
I caduti nella Grande guerra
Elenco degli oltre cinquanta caduti della Prima Guerra Mondiale di Pontestura: Berra Giuseppe di Carlo sold.; Bicutri Salvatore di Emilio; Bonello Giuseppe di Giovanni; Cavallone Enrico fu Paolo; Coppo Giovanni di Luigi; Corrado Costantino di Luigi; Corrado Giuseppe di Luigi; Crosetto Ercole di Domenico serg. Mag.; Crosetto Ermenegildo di Lorenzo cap.; Deandrea Secondo di Giovanni sold.; Deregibus Eugenio di Giovanni; Destefanis Giovanni fu Giuseppe; Ferrino Giuseppe fu Angelo sold.; Gallone Vincenzo fu Giuseppe; Guarnero Alberto fu Giuseppe; Imarisio Giovanni di Luigi ser.; Imarisio Pietro fu Luigi; Imerigo Giuseppe fu Giovanni sold.; Lunghi Alberto di Carlo; Marabelli Alessandro di Vittorio s.ten.; Martinotti Francesco di Pietro ser.; Martinotti Giuseppe di Pietro sold.; Martinotti Giuseppe di Marcello cap.; Mongiano Giuseppe di Giovanni sold.; Morone Felice fu Giuseppe; Palandella Giuseppe di Defendente; Prosio Luigi fu Innocenzo; Quagliotto Giuseppe di Francesco sold.; Reale Luigi fu Giuseppe; Riva Gambrino Angelo di Giovanni Battista; Romanello Carlo fu Francesco; Rossi Evasio Federico di Luigi; Serrafero Alessandro di Francesco; Tacchino Giuseppe di Giuseppe; Vanni Giuseppe fu Giovanni Battista; Vercellotti Giacomo di Giovanni; Zacco Severino di Pietro; Per Grave Morbo; Bernassone Francesco Giuseppe di Giacomo ser.; Botto Roberto di Pietro cap.; Capello Cesare di Giuseppe sold.; Cattaneo Giuseppe di Giovanni; Deregibus Silvio di Marcello; Destefanis Giacomo di Giuseppe; Imarisio Antonio di Francesco cap.; Imarisio Camillo di Luigi cap.mag.; Martinotti Luigi fu Giovanni sold.; Meda Pietro di Luigi; Meda Secondo fu Giuseppe; Ramezzana Giovanni fu Luigi cap.mag.; Ramezzana Umberto di Giuseppe cap.; Romanello Giuseppe fu Luigi sold.; Romanello Luigi di Giovanni; Scagliotti Federico di Luigi.
Elenco dei sette caduti della Prima Guerra Mondiale di Rocchetta: “Giorcelli Carlo sold.; Bannone Giovanni sold.; Cavagnolo Angelo sold.; Quirino Luigi serg:; Dellarole Giuseppe cap.mag.; Gurino Domenico sold.; Casalegno Battista sold.