Sollecitato da alcuni abitanti di Oltreponte, scrivo per una replica al dott. Bruschi. Nessuno degli abitanti di Oltreponte o di Casale credo che voglia «continuare a fare i propri comodi» così come non devono nascere equivoci sui «comportamenti anarcoidi». Penso che usare questi termini per definire una civile protesta sia un grave errore; credevo, forse sbagliando, che il comportamento anarcoide fosse quello di chi assalta e brucia i bus o i mezzi dei vigili del fuoco, nessuno di noi inoltre abbandona i rifiuti per le strade. È necessario ripetere ancora una volta che chi «contesta» il metodo di raccolta domiciliare denominato porta a porta è certamente favorevole ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata: quello su cui si discute è il metodo, credo perciò che sia un dovere civico segnalare (come avviene da mesi) le criticità già sperimentate in altre città. Il nostro atteggiamento è stato critico ma anche propositivo, più volte abbiamo segnalato altri metodi alternativi, anche più economici per le tasche dei cittadini ma ugualmente efficaci per arrivare a percentuali di raccolta che in altre località sono arrivate mediamente oltre il 50 e sino al 70%. Credo che, da parte dei Sindaci, dai responsabili del Consorzio Casalese Rifiuti e di Cosmo sia necessario, con buon senso recepire, valutare quanto viene proposto ed eventualmente modificare certi regolamenti, in circa un mese abbiamo raccolto ad Oltreponte l'adesione di oltre 900 persone alla nostra civile protesta, semplicemente in conseguenza delle riunioni e proposte fatte conoscere. Chi ha firmato il nostro documento ha tra i 20 e gli 80 anni, tutti condividono il fatto che un sistema imposto senza informazione e collaborazione dei cittadini non può funzionare tanto più se si creano criticità igieniche all'interno dei cortili, se vengono occupati spazi comuni vitali nei condomini, se il sistema si rivela molto più costoso (aumento della Tarsu in 2 anni del 24%!), se l'applicazione puntuale della tariffa per i rifiuti indifferenziati che ognuno di noi produce, soprattutto per chi abita in un condominio, con il sistema porta a porta sarà solo un'utopia (il decreto Ronchi che avrebbe dovuto imporre la tariffa è del 1997!).
Non esiste sul nostro territorio una efficace azione per cercare di ridurre a monte la quantità di rifiuti causata principalmente dagli imballaggi, non esiste inoltre un progetto a largo respiro, la nostra regione se non velocizza la realizzazione (come stabilito dalla legge) di un certo numero di termovalorizzatori, si troverà tra poco tempo in difficoltà come la Campania; anche se quella difficile situazione è principalmente il risultato di 14 anni di ruberie, cattiva gestione delle risorse, incapacità e criminalità
Venerdì 18 gennaio alle 21 nel salone parrocchiale di Oltreponte avremo modo di confrontare, in un'assemblea pubblica e in modo democratico, ancora le nostre idee con le Istituzioni preposte. Gli abitanti di Oltreponte attendono tra l'altro di conoscere le risposte dell'Amministrazione e del Consorzio Casalese Rifiuti alle proposte e disponibilità per una sperimentazione, con metodi alternativi al porta a porta, richieste da tempo dal quartiere. È un'occasione per invitare il dott. Bruschi, l'Associazione Paolo Ferraris e chiunque voglia approfondire e confrontarsi sulla tematica dei rifiuti.