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Il 7 marzo in Germania
Casale - Eichstätt. Un convegno internazionale partendo dal pensiero del beato Novarese
“Malattia e sofferenza come forza trasformativa?"
![](https://www.ilmonferrato.it/processed_images/componenti/r_810x810_silenziosi operai della croce presso l'università di eichstatt.jpg)
Medicina e spiritualità a confronto in un convegno internazionale con un protagonista d’eccezione: il beato di Casale, monsignor Luigi Novarese (1914-1984).
Si terrà il prossimo 7 marzo, presso il Campus dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt, in Germania, e vedrà, tra gli organizzatori, le associazioni fondate dal sacerdote casalese. Non solo. Sarà l’occasione di presentare anche la prima edizione della biografia “Lo spirito che cura il corpo”, Edizioni CVS, dedicata a Novarese e firmata dal giornalista moncalvese Mauro Anselmo, pubblicata in lingua tedesca grazie al contributo della Fondazione CRAL e con il patrocinio della Città di Casale.
La giornata di studio aperta al pubblico e dal titolo “Malattia e sofferenza come forza trasformativa? Il significato della spiritualità nella medicina e nell’assistenza”, vedrà una serie di interventi da parte di esperti internazionali provenienti dal mondo della scienza e della ricerca, della sanità e della pastorale. Un dialogo multidisciplinare fondato sullo scambio di conoscenze ed esperienze, che offrirà un'importante opportunità per affrontare in modo integrato e orientato alla pratica l'obiettivo principale: sostenere al meglio i malati e i sofferenti, accompagnandoli con attenzione e cura lungo il loro cammino. Protagonista il beato della nostra città. Già negli anni ‘60, infatti, Novarese ha influenzato profondamente la medicina, l’assistenza e la pastorale sensibili alla spiritualità, offrendo contributi pionieristici.
“Ha dimostrato in modo impressionante come la spiritualità e la religiosità possano non solo offrire forza e orientamento nei momenti di crisi, ma anche stimolare la crescita personale e consentire agli individui di riprendere in mano la propria vita e supportare gli altri – spiega il professor Janusz Surzykiewicz, tra gli organizzatori del Convegno, docente presso la Cattedra di Pedagogia Sociale e Sanitaria dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt che dal 2023 ha introdotto in sede accademica il pensiero del beato Luigi Novarese -. Nonostante i progressi innegabili della medicina moderna, nella cultura occidentale persiste una separazione tra la cura del corpo e quella dell’anima. Questo dualismo, che ha permesso importanti conquiste tecnologiche, ha portato al contempo alla meccanizzazione dell’assistenza, alla disumanizzazione dell’esperienza del paziente e a una profonda solitudine nell’affrontare malattia e morte. La nostra manifestazione offre dunque un forum per i professionisti di medicina, scienza e pastorale, appartenenti a diverse tradizioni spirituali e umanistiche, per discutere insieme nuove vie verso un’assistenza sanitaria olistica, una cura che consideri l’essere umano nella sua interezza fisica, psichica e spirituale”.
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