Celebrazioni dell'Unità d'Italia a Casale in tono minore
di Maria Merlo, consigliere comunale Democratici per Casale
Alcune amare riflessioni relative ai primi due festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia a Casale Monferrato. La notte tricolore del 16 marzo avrebbe dovuto essere un grande momento di partecipazione di tutta la città. Con rammarico abbiamo visto al concerto di inaugurazione un Teatro Comunale pressocchè deserto: oltre al Sindaco, all’Assessore Bussola, a tre consiglieri comunali, pochissimi i cittadini presenti. (quale differenza con la partecipazione massiccia in occasione della lectio magistralis tenuta da Crepet appena 6 giorni prima!)
In questo modo è stato vanificato il momento iniziale dei festeggiamenti.
Il giorno successivo, 17 marzo, festa nazionale, la stessa scena desolante si è ripetuta in occasione dell’alzabandiera presso il monumento ai Caduti nei giardini pubblici.
I pochi i partecipanti, il mancato coinvolgimento delle scuole, l’impossibilità ad udire il discorso celebrativo del sindaco per la mancanza del microfono, l’inno nazionale cantato senza una direzione, senza un supporto musicale (perchè non è stato coinvolto, nè invitato il Coro della Città di Casale?) hanno connotato una cerimonia di tono minore, ben diversa da altri momenti di partecipazione collettiva sentita.
Eppure Casale Monferrato è stata insignita nel 1899, della medaglia d’oro come “Benemerita del Risorgimento Nazionale” in ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nell’assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849.
La città è stata quindi, per l’Unità d’Italia, fondamentale, soprattutto per l’apporto che personalità quali Giovanni Lanza e Urbano Rattazzi (ad esempio) hanno dato al processo di unificazione!
Da sempre la nostra città è stata città di cultura che ha saputo comunicare ed attuare i valori più alti della democrazia, della condivisione, con il coinvolgimento e l’attiva partecipazione dei cittadini, di tutte le istituzioni, delle associazioni, delle realtà educative.
Perchè in occasione di questo grande momento non solo celebrativo, ma anche di riflessione collettiva, la comunicazione ed il coinvolgimento, da parte di coloro che hanno responsabilità pubbliche (che significa anche essere interpreti della Costituzione e quindi dell’unità della Nazione), sono stati così scarsi, quasi fossero costretti a celebrare un evento che a loro non interessava per nulla?
Perchè, invece, tanti comuni del Monferrato hanno saputo dare importanza a questo momento storico cogliendo l’occasione per stimolare la partecipazione civile ed il senso di appartenenza?
Nei prossimi mesi Casale Monferrato ospiterà altri eventi significativi per celebrazione del 150° anniversario dell’Unificazione nazionale. Auspico un coinvolgimento pieno di tutti i cittadini, una forte azione di sensibilizzazione da parte dei nostri amministratori, affinchè l’ unità italiana non sia considerata come un evento solo da ricordare , ma come capacità di conoscenza del processo reale di evoluzione (con tutte le sue complessità e contraddizioni) della società italiana.