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L'appello

Vigili del Fuoco: carenza di personale, ora basta!

Intervengono le organizzazioni sindacali

Oggi, lunedì 27 gennaio, «come organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco di Alessandria, in modo unitario, rappresentando di fatto la totalità delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, abbiamo inviato la lettera ai vertici politico-amministrativo del nostro Dipartimento, lamentando la grave carenza di personale in tutti i ruoli della struttura di Alessandria». 

Lo fanno sapere Gianluca Biorcio (CO.NA.PO.), Roberto Valorio (FNS CISL), Luigi Foggia (UIL PA VVF), Vladimiro Alpa (Fp Cgil VVF), Giovanni Frizzarin (USB), Claudio Emanuelli Federdistat (VV.F. Cisal): «Abbiamo chiesto di fatto, la modifica del Decreto del Ministro dell’Interno 6 giugno 2024 “Ripartizione nelle strutture centrali e periferiche delle dotazioni organiche del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco” per consentire una più congrua assegnazione di personale in tutti i ruoli ma in particolar modo in quello operativo presso i Vigili del Fuoco. Personale necessario per fronteggiare gli attuali carichi di lavoro e dare una risposta adeguata alle esigenze della popolazione».

Come già evidenziato in passato «il Comando VVF di Alessandria copre un territorio importante, composto da 187 comuni estendendo le competenze Amministrative e di Soccorso Tecnico Urgente dalle zone di pianura di Casale Monferrato, all’appennino Ligure con le zone di Ovada e Acqui Terme. Confiniamo con la Regione Lombardia, con la Regione Emilia Romagna e con la Liguria. Il territorio è attraversato da arterie autostradali importanti quali la A26 Genova Gravellona, la A7 Milano Genova e la A21 Torino Piacenza, Scali Ferroviari rilevanti quali San Bovo, nel territorio del Comune di Novi Ligure e Alessandria». 

Il territorio di competenza dei Vigili del Fuoco «conta importanti insediamenti industriali, sono 22 gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante. La Provincia di Alessandria è attraversata dal cantiere del Terzo Valico e da un’importante espansione industriale del terziario, appunto in previsione della nuova rete ferroviaria e dell’espansione del Porto di Genova».

Per garantire un tempestivo intervento di soccorso «su un territorio così articolato e importante abbiamo una capillare e strategica distribuzione delle sedi VVF sul territorio, oltre al Comando di Alessandria, troviamo le sedi permanente di Casale Monferrato, quella di Tortona e Novi Ligure la sede di Ovada e Acqui Terme. È rimasta solo una sede Volontaria che è occasionalmente presidiata nel Comune di Valenza. Ad oggi rispetto al Decreto del Ministro dell’Interno 6 giugno 2024 “Ripartizione nelle strutture centrali e periferiche delle dotazioni organiche del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco” segnaliamo un’importante carenza di organico su tutti i profili professionali che interessano il Comando di Alessandria». 

«Lamentiamo rispetto alla dotazione prevista una carenza significativa nel ruolo di direttivi (1), ispettori (1), ispettori logistico gestionali (5), ispettori informatici (2), capi squadra e capi reparto (25), vigili (35). Pertanto abbiamo una carenza totale nei Ruoli di 69 unità a fronte di quelle previste nella dotazione organica del Comando di Alessandria. L’attuale importante carenza di personale compromette in modo inevitabile non solo il dispositivo di soccorso, ma anche l’operatività dei colleghi impossibilitati ad effettuare i previsti reintegri addestrativi e mantenimenti. La formazione con i relativi corsi interni e non ultimo il recupero psicofisico delle Lavoratrici e Lavoratori chiamate molto spesso a proseguire il proprio turno di lavoro per fronteggiare le lacune dell’Amministrazione».

L’attuale carenza di personale «oggi è attribuibile anche ad un inadeguato turn over del personale andato e che andrà in quiescenza nelle qualifiche professionali più specialistiche e pertanto ad un mancato adeguamento del DM sopracitato. Per tutto il 2024 l’Amministrazione ha potuto garantire la continuazione del servizio ricorrendo al richiamo in orario straordinario dei Lavoratori. Come Sindacati abbiamo opportunamente vigilato che questo lavoro straordinario non inficiasse con un adeguato recupero psicofisico, abbassando di conseguenza la sicurezza sul luogo di lavoro, purtroppo nonostante questo, qualche infortunio durante il servizio è accaduto, siamo coscienti che svolgiamo un lavoro particolare ed atipico e molto rischioso e questo rischio non è neppure adeguatamente remunerato in busta paga».

Da anni «come organizzazioni sindacali, lamentiamo una situazione particolarmente critica, oggi la situazione si è aggravata ulteriormente, ciò rende oggettivamente impossibile comporre un dispositivo di soccorso minimo concordato per prestare un adeguato Servizio di Soccorso Tecnico per la cittadinanza. La riduzione del numero delle Squadre è già un dato di fatto, ma con l’attuale carenza di personale Operativo si potrebbe anche paventare il rischio della chiusura di qualche sede periferica sul Territorio provinciale».

Questa situazione «ci vede costretti a sollecitare il nostro Dipartimento, la Polita locale ed informare l’opinione pubblica, la cittadinanza con tutte le azioni a nostra disposizione per un adeguamento della pianta organica del Comando di Alessandria (modifica del D.M. 6 giugno 2024), con un aumento significativo di personale in tutti profili professionali, a garanzia del dispositivo di Soccorso».


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Gabriella Caprino

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