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Crisi industriale

Bobst ha presentato l'offerta per l'acquisizione di una parte della Cerutti

Bobst Italia S.p.A., azienda costruttrice di macchine per la stampa e trasformazione di imballaggi, facente capo al Gruppo Bobst con sede a Mex in Svizzera, ha formalmente manifestato il suo interesse nella procedura fallimentare nei confronti di Officine Meccaniche Giovanni Cerutti (OMGC) e Cerutti Packaging Equipment (CPE) presentando offerta, lunedì 3 maggio, per una parte del business.
 
«Lo studio e la presentazione dell’offerta sono in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo Bobst che aspira a creare un’impresa focalizzata su sostenibilità economica e sociale. L’obiettivo BOBST e creare valore nel lungo periodo, a beneficio di tutti gli stakeholders aziendali, I clienti e le necessità delle generazioni future».
 
Davide Garavaglia, General Manager di Bobst Italia S.p.A. ha dichlarato: «Cl auguriamo che questa strategia di impresa che tiene in considerazione tutti gli aspetti sociali, economici, di creazione di opportunità di lavoro, e ambientali, soddisfi le aspettative della Curatela e del Tribunale in modo da consentire al nostro territorio di superare più facilmente questa crisi».
 
Pur non entrando nel dettaglio dell'offerta l'ad Garavaglia e il direttore delle risorse umane Antonio Padovani si sono sbilanciati sul business e l'area d'interesse: «Bobst è interessata all'acquisizione di un ramo d'azienda, ovvero all'asset più importante qual è il know how. Nessuna acquisizione degli immobili di Casale e Vercelli. Una quota di lavoratori verranno inseriti in Bobst a San Giorgio Monferrato (a seconda delle professionalità); un'altra quota, in accordo con il Comune di Casale Monferrato che ne farà da garante, verrà sostenuta nel percorso di riqualificazione; apertura a sottoscrivere contratti con eventuali cooperative».
 
Rispetto ai tempi: «Noi siamo pronti» ha detto l'ad, lasciando intendere che tutto dipenderà dalla curatela. L'acquisizione, dunque, interesserà una parte delle imprese fallite e controllate con l'impiego di una parte dei lavoratori.

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Nicola Pondrano

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