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  • 05 gennaio 2024
  • Ponzano Monferrato

Incontri teatralizzati

“Artabàn. La leggenda del quarto Re Mago. Quattro erano i tre Re Magi”

Interpretato e scritto da Antonio Catalano

Antonio Catalano. Interprete e protagonista

La rassegna “In cammino con Artabàn, dal Monferrato spirituale al Mondo” farà tappa venerdì 5 gennaio alle ore 21, nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Salabue di Ponzano Monferrato, con l’incontro poetico “Artabàn. La leggenda del quarto Re Mago. Quattro erano i tre Re Magi”, interpretato e scritto da Antonio Catalano, il Mago Povero, con la consulenza antropologica di Piercarlo Grimaldi e col coordinamento di Patrizia Camatel e Massimo Barbero.

“Quattro erano i tre Re Magi”, recita un’antica formula. E, allora, perché il quarto Re Magio ha mancato l’appuntamento a Betlemme, insieme agli altri, per adorare il Bambinello? Che strada avrà imboccato? E che doni portava con sé? Domande che trovano una risposta nel dolce racconto di Catalano, poeta della Meraviglia e delle piccole cose, che rivela la vicenda del Mago Artabàn, intento a ricucire il mondo e ad inseguire stelle con la coda, in una giullarata a capitoli. Secondo la tradizione, infatti, egli ha smarrito la stella, ha vagato per trentatré anni impegnando la sua vita ad aiutare i poveri e gli oppressi, per poi giungere, infine, a Gerusalemme, proprio, nel giorno della Crocifissione. Protagonista di una vasta letteratura internazionale, Artabàn è stato recentemente fulcro degli studi condotti dell'antropologo astigiano Grimaldi, che ne ha individuato un'origine folclorico-tradizionale nel nostro Monferrato, come per la figura del Gelindo.

Così, a passo a passo, come in un’antica veglia, il pubblico verrà trasportato da parole, magie, canti e lettere d’amore intraprendendo il viaggio col Mago e, in sella al suo dondolante cammello, farà incontri inaspettati/indimenticabili, tra sorrisi e commozione, stupore e misteri dalla notte dei tempi. Alla fine, accompagnati dalle parole del Narratore Incantatore, si scoprirà che il Mago Artabàn, il Quarto Re Mago, quello che si è perso la Stella e la strada, che si è impolverato e ha consumato i sandali, che ha speso la vita a cercare, a imparare e a vivere, assomiglia proprio tanto ad ognuno di noi.

Il racconto di Catalano, ispirato dal “ritrovamento” di Grimaldi, parte dal Monferrato e si incammina verso altri territori d’Italia, per una narrazione tenera, ironica, sorprendente ed emozionante di grande trasporto.
Con questo lavoro, il progetto di Casa degli Alfieri assume una rilevanza e presenza allargata e diffusa, ricalcando e rendendo omaggio al tradizionale migrare delle storie che, di bocca in bocca, di cantastorie in cantastorie e ascoltatore, da sempre viaggiano e si arricchiscono attraverso gli incontri. Ingresso libero. 

I racconti proseguono nel pomeriggio di sabato 6 gennaio (ore 15) al Sacro Monte di Crea con Claudio Zanotto Contino, il Mago Artabàn con l'Asina. “Il mio Artaban – commenta l’attore - è aulico, pettegolo e Sufi, come ricordato dal Grande Mago. In viaggio con la sua Asina, ha un costume da Re Mago che, con riferimento al Teatro Povero, non tanto quello di Grotowski che pure ha il suo peso, ma a quello povero di mezzi e in onore di Rossella O’Hara, è fatto con le tende di casa. In scena c’è una campana tibetana che scandisce i vari quadri, un leggio che non mi deve spaventare, un’Asina (Agata) nella parte del cammello e una Stella Cometa”.


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