Maculopatie: il Santo Spirito attende l'utilizzo dell'Avastin. Ora si usa il Lucentis che costa 650 euro a fiala
di Pier Luigi Rollino
I colossi farmaceutici Novartis e Roche sono finiti nell’occhio del ciclone per essere stati multati dall’Antitrust (180 milioni) per la vicenda legata ai medicinali salvavista Avastin e Lucentis, due farmaci impiegati per i pazienti affetti da maculopatia umida ma anche nelle patologie senili e diabetiche.
Secondo l’Antitrust, le due case farmaceutiche si sarebbero accordate «illecitamente» per ostacolare la diffusione dell’Avastin, farmaco più economico, a beneficio del Lucentis, molto costoso.
L’Avastin (prodotto dalla Roche), e il Lucentis (prodotto dalla Novartis), hanno un costo molto distante l’uno dall’altro: il primo entrato in commercio in precedenza, come antitumorale, costa 80 euro a fiala e, per diversi anni, è stato l’unico medicinale utilizzato dagli oculisti per fronteggiare la maculopatia; il secondo, in virtù di recenti riduzioni, costa 700 euro a dose al sistema sanitario nazionale.
Una differenza di prezzo abissale, che ha dato adito a critiche e proteste da parte dei pazienti.
I farmaci utilizzati all’Ospedale Santo Spirito di Casale
Al Santo Spirito, quale farmaco viene utilizzato? «Il Lucentis - dice il dirigente di Oculistica Mauro Fioretto - in attesa che l’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco, autorizzi l’Avastin. Quest’ultimo medicinale dà dei risultati eccellenti. A causa dell’elevato costo, il Lucentis è stato ridotto. Debbo ringraziare la Direzione Sanitaria - aggiunge Fioretto - che, nonostante il ridotto budget a disposizione, ci consente di impiegare 120 fiale che, moltiplicate per 650 euro l’una, hanno un costo complessivo di 78mila euro. Il farmaco viene utilizzato per le maculopatie di tipo umido e si attendono autorizzazioni per le patologie senili, le forti miopie e i diabetici. Entrambi i medicinali vengono somministrati con iniezioni intravitreali».
Nuovo farmaco per curare la maculopatia degenerativa
Sta per entrare sul mercato un altro farmaco, l’Eylea della Bayer, molto costoso (si parla di 1990 euro), in grado di aprire una nuova frontiera nel campo delle maculopatie. Aggiunge Fioretto: «L’Eylea è indicato per il trattamento negli adulti della degenerazione maculare senile neovascolare: l’obiettivo è quello di bloccare la progressione delle lesioni vascolari retiniche e coroideali che caratterizzano la grave patologia. Eylea è una proteina di fusione solubile che, essendo creata usando la speciale tecnologia Trap, presenta diversi vantaggi».