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La sessantanovesima edizione

A Moncalvo è tutto pronto per la Fiera Nazionale del Tartufo

Domenica 22 ottobre il debutto ufficiale della rassegna

Moncalvo aspetta la prima domenica di fiera

Domenica si terrà il primo dei due appuntamenti più importanti e seguiti dell’autunno moncalvese. La Fiera Nazionale del Tartufo di Moncalvo spegne 69 candeline e dalle 9 accoglierà turisti, appassionati, espositori, trifulai che affolleranno le vie del centro storico addobbate a festa e prenderanno parte alla kermesse nelle due piazze centrali. Due domeniche, il 22 e 29 ottobre prossimi, interamente dedicate al re della nostra tavola con mercato dei tartufi e dei prodotti enogastronomici tipici e dell’artigianato locale monferrino.

Come sarà la stagione tartufigena? I pareri sono discordanti. I trifulai sono personaggi schivi che tengono nascosti i propri segreti e soprattutto i boschi in cui vanno a cercare i diamanti grigi e anche per quanto riguarda il periodo non vogliono sbottonarsi troppo. Alcuni sostengono non ci siano ancora trifole, altri che ce ne siano poche e che il caldo delle ultime settimane abbia ritardato molto la stagione. Altri ancora, invece, che le piogge di settembre e le temperature più autunnali del mese scorso abbiano dato vita a numerosi esemplari. Domenica si vedrà. Gli ultimi due anni, però, per quanto riguarda le quantità presentate in concorso alla prima delle due domeniche di Fiera, non fanno ben sperare. Due chili e mezzo di trifole in concorso durante la scorsa edizione, con il singolo che si è aggiudicato il Trofeo Città di Moncalvo “Tartufo d’Oro” di 360 grammi, portato da Davide Curzietti, commerciante di San Marzano Oliveto, Asti.

Pochi i tartufi in gara, otto gli espositori in tutto che hanno portato alla giuria circa due chili e mezzo di diamanti grigi. Addirittura meno della edizione del 2021 già pesantemente segnata dalla siccità e che aveva però visto in concorso quattro chili di trifole. Ultime due annate magre dunque e prezzi alle stelle basti pensare all’edizione del 2019 in cui il vincitore era un esemplare di circa 700 grammi e in concorso erano stati portati 10 chili di tartufi. Prezzi anche alti, dovuti alla scarsità di piogge, che l’anno scorso si aggiravano intorno ai 6 euro al grammo.

Come riferisce Antonio Degiacomi, presidente del Centro nazionale studi del tartufo di Alba la cui fiera prosegue da circa quindi giorni spiega che “a seconda della pezzatura, ci sono prezzi dai trecento ai seicento euro l’ettogrammo. La produzione continua a essere abbastanza limitata, ma gli esemplari in vendita sono di buona qualità. Anche perché, essendoci i giudici pronti a valutare ogni tartufo, quelli con difetti e problemi sono scartati. Noto comunque dei buoni profumi, che più avanti dovrebbero evolversi in maniera ancora più positiva”. L’effetto delle piogge di fine agosto “è stato limitato dal caldo eccessivo. Nel prosieguo, dovrebbe essere una stagione migliore rispetto a quella passata. Restano i vari problemi, caratteristica sempre riscontrata negli ultimi anni”, ha detto Degiacomi. 

Sotto gli antichi portici di piazza Carlo Alberto, domenica si parte, alle ore 9, con l’inaugurazione della grande area espositiva mentre, alle 9.15, si aprono le iscrizioni al concorso per commercianti e cercatori (trifulao) nelle due sezioni: esemplari singoli e in gruppo. Alle 11.30, è prevista la chiusura delle iscrizioni e l’inizio dei lavori della commissione che giudicherà i diamanti grigi in dimensione, peso, profumo e struttura. Il momento più atteso alle ore 12.30 quando sarà assegnato il “Tartufo d'Oro” al miglior esemplare. Lo “Zappino d’argento”, invece, sarà il trofeo assegnato al miglio solitario in concorso durante la seconda domenica di Fiera che si terrà il 29 ottobre. Tutti a mangiare, infine, dalle ore 13, presso lo stand della proloco in piazza Carlo Alberto, con le degustazioni enogastronomiche a base di tartufi.


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Enea Morotti

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