Articolo »

Domenica 29 dicembre

L'apertura dell'Anno Santo nella diocesi di Casale

La processione da San Domenico al Duomo

Il Giubileo ordinario ha avuto inizio a Roma con l’apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro in Vaticano il 24 dicembre con la celebrazione eucaristica nella notte della Natività del Signore.

«Domenica 29 dicembre, come stabilito da papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo, si aprirà l’anno santo in tutte le chiese particolari come segno evidente che in ogni chiesa locale, nell’unica eucaristia presieduta dal vescovo, si manifesta la chiesa una, santa, cattolica e apostolica», fanno sapere dalla diocesi. 

Domenica 29 dicembre alle ore 15.30 nella chiesa di San Domenico a Casale il vescovo convoca l’intera comunità diocesana, in tutte le sue componenti, per la solenne apertura dell’Anno Santo: «La celebrazione di un’unica Eucaristia nel pomeriggio di domenica 29 è necessaria per esprimere, anche visibilmente, l’unità di tutta la chiesa casalese che, nella diversità delle membra che la compongono, è Il Corpo di Cristo presente e vivente nel tempo e nella storia». 

Pertanto «domenica 29 dicembre in tutte le chiese parrocchiali e in ogni altra chiesa della diocesi resteranno sospese tutte le celebrazioni eucaristiche pomeridiane».

A Casale la celebrazione liturgica di apertura dell’Anno Santo avrà inizio con la processione-pellegrinaggio dalla chiesa di San Domenico alla Cattedrale: «Il rito preparato dal dicastero vaticano per l’evangelizzazione prevede la celebrazione nella forma “stazionale”.  Nella chiesa di San Domenico si inizia il rito con il richiamo alla “speranza che non delude” (Rm 5,5) si proclama il Vangelo e si dà lettura di un brano della Bolla papale di indizione dell’Anno Santo. Il pellegrinaggio , elemento costitutivo dell’itinerario giubilare, si traduce nel cammino processionale verso la ciesa Cattedrale, luogo della cattedra del Vescovo e segno visibile dell’unità della Chiesa Casalese. Apre il cammino processionale il crocifisso usato in Cattedrale nella liturgia del Venerdì Santo e, giunti davanti al Duomo, il Vescovo Gianni lo innalza mostrandolo a tutti i fedeli presenti per significare che i cristiani sono discepoli e seguaci del Crocifisso-Risorto. L’evangeliario portato processionalmente dietro al crocifisso è segno del Cristo Signore che con la sua Parola illumina e guida il cammino dei credenti». 

I riti proseguono «all’interno della Cattedrale con la memoria del Battesimo nel quale siamo stati rigenerati a vita nuova e resi partecipi dall’infinita Misericordia del Padre e del Figlio nello Spirito Santo della stessa vita divina. L’aspersione con l’acqua battesimale ricorda all’intera assemblea ecclesiale la necessità della purificazione dal peccato e l’esigenza di un’autentica conversione resa credibile dall’amore verso il Signore che qualifica, nella concretezza, lo stile di vita del cristiano come amore verso i fratelli e le sorelle. La celebrazione prosegue con la Liturgia della Parola, l’omelia del Vescovo e la Liturgia Eucaristica con i riti di Comunione».


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Frediano Perucca

Frediano Perucca
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!