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Edizione 2023

Golosaria: cronaca di un successo annunciato

Ben oltre le 20mila presenze delle edizioni passate

Col tradizionale taglio della torta di Aleramo a Grazzano Badoglio si è conclusa domenica la 17° edizione di Golosaria tra i castelli del Monferrato che ha visto una partecipazione record di paesi, di iniziative e anche di visitatori (si parla di ben oltre i 20mila delle edizioni passate). 

«La soddisfazione di quest’anno – dice Paolo Massobrio che insieme a Marco Gatti ha condotto i principali eventi - è stata vedere tanti giovani, moltissimi dalla Lombardia, segno che la formula che abbiamo adottato per raccontare un territorio, vivendolo, a quanto pare piace».

 Ma Golosaria è un evento fatto di tanti simboli, «come lo stesso titolo di quest’anno “Alla scoperta delle Origini” che parla del turismo di ritorno nell’anno ad esso dedicato, e che riguarda tanti monferrini partiti per la “Merica” oppure nati in terre lontane (Australia, Stati Uniti, Argentina), ma che hanno conservato un forte senso identitario legato spesso al cibo».

Ed è stata simbolica anche la proclamazione dell’Amico e dell’Amica del Grignolino che si è svolta domenica a Vignale Monferrato, con il riconoscimento al comico Claudio Lauretta e all’imprenditrice Alessandra Colonna, «segno della simpatia che riscuote il vino simbolo del Monferrato, oggi al centro di una straordinaria rinascita. Ed è così che Golosaria ha battezzato i cru del Grignolino, con la consegna dei cartelli a 25 produttori che andranno ad individuare le posizioni migliori dei vigneti. E poi il racconto fluttuante di questa grande madre, che è la collina monferrina, attraverso passeggiate partecipate, mostre, presentazioni di libri, convegni, spettacoli teatrali e tango, in onore agli emigrati argentini. Anche quest’anno, poi, è stato individuato un simbolo fra i vari investimenti sul territorio che guarda già al futuro: il villaggio Lilelo  (Liitle, Leisure Lodge) fra i vigneti di Grazzano Badoglio, ovvero il Glamping in salsa monferrina, attivato da una coppia di imprenditori di Varese».

«Suggestioni che ci riempiono di orgoglio – dice ancora Paolo Massobrio – come i tanti investimenti immobiliari che in questi 17 anni sono stati fatti da chi, grazie a Golosaria, ha conosciuto il Monferrato».

«Ma Golosaria non finisce qui - chiosa il fondatore di quel Club di Papillon nato 31 anni fa ad Alessandria – perché abbiamo istituito l’Osservatorio Monferrato, ospitato dentro al portale IlGolosario.it, che parlerà tutto l’anno di questo territorio fantastico».


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Carlotta Prete

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