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Informatica
Le storie dei tanti diplomati ai corsi serali del Sobrero
Non sono mancati risultati brillanti tra gli studenti
La complessa offerta formativa dell’Istituto Sobrero si compone, oltre che dei percorsi dedicati agli studenti in età di obbligo di istruzione, anche del corso serale ad indirizzo Informatica.
Non sono mancati risultati brillanti nemmeno tra gli studenti di questo segmento, come essi stessi ci hanno raccontato al termine dell’Esame di Stato.
Qualche possibilità in più
Gabriele Alcuri: ha scelto di prendere un diploma di perito informatico per avere qualche possibilità in più in campo lavorativo, essendo l’indirizzo più richiesto e in continua evoluzione. Il suo sogno è quello di usare le competenze acquisite per la creazione di siti e/o pubblicitari per conto di terzi in campo musicale e/o di magia. Gruppo classe: legame inteso e che non dimenticherà…Gruppo docente: disponibili, cortesi e attenti alle esigenze del singolo.
Passione per la moda
Nadia Arbaoui: a causa di motivi personali/di ambiente classe ha interrotto gli studi in terza superiore, per poi 6 anni dopo riprendere gli studi ad un corso serale di informatica. L’indirizzo è molto attuale e apre le porte a più campi. Vista la sua passione per la moda, grazie al corso ha migliorato le sue competenze informatiche da usare sia per essere più potenti in campo social sia per aprirsi in un futuro un proprio sito web. Il percorso raggiunto non solo è gratificante dal punto di vista lavorativo, ma anche personale. Se potesse prendere un caffè con la Nadia adolescente la abbraccerebbe e le direbbe di stare tranquilla, perché c’è sempre tempo per realizzare i propri sogni.
Pasticciere e informatico
Riccardo Chimento: ha intrapreso un percorso serale di informatica, nonostante avesse già un diploma di istituto alberghiero (pasticceria), per approfondire gli studi in campo informatico (la sua passione). Questa tipologia permetteva di mantenere aperta la possibilità di cercare un lavoro, ma allo stesso tempo concedersi lo studio serale. Grazie al corpo docente è stato possibile affrontare la materia con più serenità e a 360°.
Studi in cybersecurity
Gioele Mureddu: smette di lavorare per motivi di salute (è un fabbro, intolleranza allo zinco) e decide di riprendere gli studi in campo informatico (passione fin da piccolo) tanto che vorrebbe continuare gli studi in Cyber Security.
Sta valutando la possibilità di intraprendere un percorso universitario che sia conciliabile con eventuali offerte di lavoro. Non solo ha trovato dei professori disponibili e appassionati nel loro campo, ma essendo un ambiente “ristretto” ha trovato dei punti di riferimento, degli “amici”, che non l’hanno abbandonato, ma sorretto nei momenti di difficoltà e spronato a concludere il percorso.
L’ambiente classe è stato stimolante e assieme hanno affrontato le temibili prove di maturità.
Ora al Poli di Milano
Antonio Monaco: fino a dicembre scorso lavorava, poi si è licenziato per dedicarsi allo studio. È riuscito a passare la selezione per entrare ad Ingegneria informatica al Politecnico di Milano.
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